Nel 2024 il Teatro Stabile di
Torino ha registrato traguardi significativi: ai diversi
riconoscimenti artistici sono corrisposte prestazioni mai
raggiunte sul fronte della produttività, della partecipazione
del pubblico e dei ricavi da bigliettazione. Una crescita ancora
più rilevante considerando che già il 2023 aveva raggiunto
valori superiori a quelli del 2019: sono i risultati migliori
della sua storia per alzate di sipario, recite prodotte e
coprodotte, presenze e incassi al botteghino.
"Il prossimo anno arriverà il bilancio di sostenibilità,
saremo il primo teatro a realizzarlo. Già da anni investiamo
sulla sostenibilità ambientale, ma vogliamo rendere conto anche
di quello che facciamo per i dipendenti e per la comunità.
Dobbiamo lavorare sul fronte degli stranieri, sono gli
spettatori del futuro" spiega il presidente Alessandro Bianchi.
"I numeri del 2024 raccontano un teatro in grande salute, che
produce molto e garantisce occupazione qualificata anche
giovanile, che coltiva il ricambio generazionale del pubblico,
che abbatte le barriere d'accesso" afferma il direttore Filippo
Fonsatti.
Nel 2024 le alzate di sipario in sede e in tournée, tra
spettacoli di prosa e
danza, prodotti e ospitati, sono state 853, un record storico,
in aumento del 16% rispetto al periodo prepandemico. Le sole
recite di produzione sono state 59. Le recite in sede sono state
735, di cui 701 di prosa e 34 di danza, mentre in tournée il
sipario si è alzato 118 volte. Tra botteghino e fatturato per la
vendita dei propri spettacoli ad altri teatri e festival e
rientri da coproduzione lo Stabile ha incassato 4,5 milioni di
euro, registrando per la prima volta ricavi da botteghino per
gli spettacoli in sede superiori ai 3 milioni (+5% rispetto al
2023 e +18% sul 2019).
Per il futuro lo sguardo continua a essere rivolto anche ai
nuovi spazi. "Per il Teatro Nuovo non si sa ancora nulla, ma
rischia di essere un passo più lungo della gamba rispetto ai
nostri fabbisogni. La Cavallerizza si avvicina di più alle
nostre necessità, stiamo dialogando con l'amministrazione
comunale, Siamo il soggetto più adeguato a gestire lo spazio con
altri soggetti come l'Università" afferma Bianchi.
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