(di Paolo Levi)
Da musa a pittrice. Parigi rende
omaggio a Suzanne Valadon (1865-1938), tra le rare artiste donne
dell'epoca che riscosse successo già in vita, con una
retrospettiva al Centre Pompidou. Oltre 200 opere, disegni e
stampe della pittrice simbolo di Montmartre vengono presentate
dal 15 gennaio e fino a fine maggio nel quadro della mostra
lungo le rive della Senna, dopo le tappe a Metz, Nantes e al
Museu nacional d'Art de Catalunya (Barcellona) nel 2024.
Valadon è una "figura di riferimento, criticata ma mai
dimenticata", dice Xavier Rey, alla guida del dipartimento per
l'arte moderna del Centre Pompidou nonché curatore
dell'esposizione insieme alla collega Nathalie Ernoult e alla
direttrice del Centre Pompidou Metz, la romana Chiara Parisi.
Tuttavia, aggiunge, "il grande pubblico la conosce ancora poco,
molto meno che i suoi pari Toulouse Lautrec, Auguste Renoir o
Pierre Puvis de Chavannes, dai quali ha imparato la pittura
posando prima come modello e osservando". Ernoult sottolinea
quanto Valadon fosse "molto nota da viva, probabilmente tra le
più acquistate dallo Stato francese". A lei venne dedicata una
prima retrospettiva a dieci anni dalla morte, nel 1948, al Musée
National d'Art Moderne, poi una seconda retrospettiva nel 1967.
"Da allora - precisa Ernoult - non ce ne sono più state a
Parigi, contrariamente a Braque, Picasso o Matisse, e abbiamo
dovuto attendere il 2025 per vederla riabilitata".
Madre del pittore Maurice Utrillo (1883-1955), Valadon è
anche "probabilmente la prima donna ad aver realizzato del Nudo
maschile di grande formato", fa notare la commissaria. Cresciuta
insieme alla madre, una modesta lavandaia del Limousin
impiantatasi sulla collina di Montmartre che domina Parigi,
Valadon superò mille difficoltà per affermarsi nella cerchia
molto maschile di artisti dell'epoca. Fu l'amico Edgar Degas a
consacrarla, dicendole: "Sei dei nostri". Conobbe il successo
negli anni Venti con ritratti e rappresentazioni atipiche dei
contemporanei, come la celebre 'Chambre bleue', che raffigura
una donna stesa sul letto in pigiama a righe e una sigaretta
stretta tra le labbra. Tra i dipinti più enigmatici in mostra al
Pompidou, 'Adamo ed Eva', ritratto della pittrice e dell'amante
(e futuro marito) di venti anni più giovane di lei, André Utter.
Mentre il sesso di Eva è perfettamente visibile, quello di Adamo
appare nascosto dietro ad una foglia di vite. Citata
dall'agenzia France Presse, la capa del dipartimento per il
restauro del Musée National d'Art Moderne di Parigi, Stéphanie
Elarbi, spiega che in "origine il sesso dell'uomo era totalmente
apparente", ma venne probabilmente coperto per evitare la
censura.
La mostra è in programma fino al 26 maggio 2025.
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