La stampa internazionale ha accolto con critiche molto positive "Anime Nere" di Francesco Munzi presentato ieri in Concorso a Venezia 71. Robbie Collins del Telegraph scrive che il film ha quel tono di 'realismo lirico' dei film di Luchino Visconti ma è anche inevitabile paragonarlo al Padrino di Coppola. L'Hollywood Reporter scrive di un racconto psicologico scuro, le cui prime sequenze fanno pensare a un aggiornamento del classico "Rocco e i suoi fratelli", e autentiche atmosfere e personaggi carismatici lo rendono uno dei più convincenti film italiani sulle mafie. Variety elogia l'intero cast, ottimo per talento e fisionomia, con menzione speciale per Fabrizio Ferracane, il cui Luciano è il vero cuore tragico del film; come altre testate internazionali, Screen International si domanda se Black Souls (il titolo internazionale di Anime Nere) può diventare il nuovo Gomorra, e sostiene che il film ha ottime chance di vendite internazionali, grazie alle notevoli interpretazioni del cast e al tocco del regista.
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