Il titolo 'Onward - Oltre la magia' era inconsapevolmente profetico: sogniamo in grande, torniamo a stupirci della settima arte formato big screen. Naturalmente è solo un caso che il titolo del film di animazione sia collegabile idealmente al ritorno del cinema in sala post lockdown ma così è: Disney ha annunciato che il film con i due fratelli elfi adolescenti che intraprendono una straordinaria avventura per scoprire se nel mondo esiste ancora un po' di magia sarà nelle sale italiane il 22 luglio. Sarà il titolo a lanciare il cuore oltre l'ostacolo Covid-19. "Un segnale molto importante" dice all'ANSA Luigi Lonigro, presidente della sezione distributori dell'Anica e direttore di 01 Distribution "a tutti gli altri distributori e agli esercenti". Non è ancora il titolo di svolta: sono i day and date internazionali (ossia le uscite contemporanee) a smuovere il mercato e per questo si spera in Tenet di Christopher Nolan e in Mulan (attualmente nel mondo su luglio rispettivamente 15 e 29, periodo giudicato poco probabile da tutti gli analisti), ma è comunque un bel passo in avanti. La giornata vira al bello: si è aperta con la firma del ministro di beni culturali e turismo, Dario Franceschini, su due decreti del valore complessivo di 120 milioni di euro per sostenere l'intera filiera cinematografica e audiovisiva italiana: 20 milioni per le sale, 100 per il tax credit. Due provvedimenti che potenziano il Fondo Cinema e rafforzano il sostegno pubblico a favore delle sale cinematografiche e sono un ulteriore utilizzo del "Fondo emergenza cinema e spettacolo" istituito con il Dl Cura Italia con una dotazione di 130 milioni di euro e elevato dal Dl Rilancio a 245 milioni di euro. In questo momento di transizione, di timidi segnali sulla fase 3 il mondo del cinema è al lavoro freneticamente sul piano istituzionale, con riunioni che si susseguono una dopo l'altra: si attendono gli ok del Comitato tecnico scientifico e delle istituzioni sul protocollo sanitario che consentirà il ritorno sul set con la ripresa delle produzioni firmato il 27 maggio dalle associazioni delle imprese dell'audiovisivo dall'Anica alla Cna, agli organismi sindacali, ma anche due fondamentali disposizioni per la riapertura in sicurezza delle sale sia tradizionali che all'aperto in pratica un nuovo decreto che faccia passi in avanti rispetto al dpcm che stabiliva la riapertura degli schermi il 15 giugno. "In Francia riaprono con spettatori senza mascherine, con, il distanziamento di gruppo, ossia con famiglie e congiunti che possono sedersi vicini, e con una capienza sale non inferiore al 50%. Solo così - prosegue Lonigro - anche da noi si potrà procedere altrimenti dal punto di vista industriale per come sono le cose ora non dico gli utili ma non si coprono neppure i costi. Noi ci auguriamo che il nuovo decreto atteso per la prossima settimana sia migliorativo e siamo convinti che il tempo sia nostro alleato vista la curva della diffusione del virus". La distribuzione cinematografica è dunque in attesa: la parola ricorrente è 'pending', termine che significa incertezza di data di uscita. "Ci vogliono almeno 50 giorni per non dire 60 per posizionare un film e questo lo abbiamo detto al ministero. Noi stiamo lavorando a questo punto non sul breve ma sul medio termine. Per ora insieme all'Onward di Disney un gruppo di film non inediti del tutto tenta di ricongiungersi al pubblico nel buio della sala o all'aperto di un'arena: una piccola pattuglia di coraggiosi da prima linea all'arrembaggio: Un figlio di nome Erasmus (1 luglio) , Gli anni più belli di Gabriele Muccino (15 luglio), Non nascondermi di Giorgio Diritti (15 agosto in arena, 20 in sala) e poi ancora il film Oscar 1917, il 'vincitore' dei Nastri Il Traditore di Marco Bellocchio, il Pinocchio di Matteo Garrone, l'ultimo Men in black. Per i film-bazooka bisognerà aspettare. Quanto a Tre Piani di Moretti, siamo nelle mani di Nanni, "deciderà lui, è un grande autore e lo rispettiamo".
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