Cosa ancora non sappiamo di un
persona così mediatica, amata, popolare, fotografata, inseguita
(fino alle estreme conseguenze dell'incidente stradale sotto il
ponte dell'Alma a Parigi il 31 agosto 1997), vivisezionata come
Lady Diana? Eppure il regista cileno Pablo Larrain, che già
aveva restituito sul grande schermo un altro complesso
personaggio come Jacqueline Kennedy in Jackie, ci prova di
nuovo. E' SPENCER, in concorso alla Mostra di Venezia, in cui
l'ex ragazzina di Twilight ora adulta di talento Kristen Stewart
letteralmente si trasforma, il broncio sul viso, la piega ai
lati dei capelli imitata da migliaia di donne, lo sguardo triste
nella Principessa del Galles.
Nel film, che alterna stravaganze poetiche a scene persino
thriller, la Stewart indossa alcuni degli abiti che sono
nell'immaginario popolare legati a Diana (una delle scene più
belle è una specie di clip in cui lei danza e cambia look
continuamente), ma la sua missione era un'altra a parte
rievocarne la somiglianza. "Diana icona famosa, giovane
bellissima ma soprattutto persona capace di stabilire, pure in
una situazione così privilegiata, un contatto con le persone,
un'empatia immediata, che la faceva scendere in terra,
nell'ordinary people", spiega Larrain.
Il film si concentra nel weekend in cui Diana sofferente,
fragile, decise di riprendersi la vita: era il Natale del 1991
trascorso con la famiglia reale nel castello di Sandrigham nel
Norfolk spartanamente tenuto al gelo per scelta della regina
Elisabetta. Tre giorni di disperazione e di tentativi di
smarcarsi da una famiglia che non sopportava più mentre i
fotografi avevano scatti più per lei che per The Queen. "Il
tocco di Diana è irraggiungibile - aggiunge Kristen Stewart - è
stato un impegno grande interpretarla mi è piaciuta la sua
follia, imprevedibilità, l'ansia di essere libera in un contesto
che era davvero una gabbia dorata in cui anche togliersi le
scarpe e correre era vietato, i suoi vestiti erano come
un'armatura. Ecco spero di aver fatto capire quanto fosse vitale
e libera, un'autentica outsider".
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