Il premio Oscar Marion Cotillard,
protagonista al festival di Cannes in concorso con Frère et
Soeur (Fratello e sorella) di Arnaud Desplechin, nel ruolo di
una affermata attrice di teatro che odia profondamente e
visceralmente il fratello scrittore Louis (Melvil Poupaud), è
diventata produttrice. A Cannes ha lanciato Newtopia, una
società di produzione che punta a realizzare film, serie e
cortometraggi con temi socialmente rilevanti. Una società
femminile: con lei la regista Cyril Dion e la produttrice Magali
Payen.
I primi progetti ambiziosi della compagnia parigina includono il
thriller geopolitico di Dion "Le Grand vertige", un adattamento
del romanzo di Pierre Ducrozet, scritto da Ducrozet e Natalie
Carter e "Francoise", una miniserie in lingua inglese sulla
vita stravagante di Françoise d'Eaubonne, una delle principali
scrittrici e attiviste femministe che ha creato il concetto di
ecofemminismo. Le tre donne sono da tempo attiviste ecologiste:
Cotillard era stata produttrice esecutiva di Bigger Than Us,
presentato in anteprima mondiale a Cannes lo scorso anno nella
sezione Cinema for the Climate. "L'idea non è quella di creare
contenuti 'predicatori' ma piuttosto di raccontare "storie
universali alimentate dalle questioni centrali: ambientalismo,
giustizia sociale, uguaglianza di genere, solidarietà, una nuova
consapevolezza del mondo vivente".
Sul film di Desplechin, applaudito ieri sera, una delle attrici
più internazionali del cinema francese ha raccontato come
"l'idea per questa storia era di mettere distanza con il
personaggio del fratello ma anche fuori dal set, evitando quella
familiarità che si crea tra gli attori. Alla fine del film,
dovevo dire a Melvil (l'attore che interpreta Louis, ndr) che lo
amavo moltissimo, e che la distanza e la freddezza che ho saputo
mettere, erano qualcosa di necessario solo per il film".
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