L'attore americano Earl Boen,
caratterista noto soprattutto per aver interpretato lo psicologo
criminale Peter Silberman nella saga fantascientifica
«Terminator» del regista James Cameron, con Arnold
Schwarzenegger, è morto a Honolulu, alle isole Hawaii, all'età
di 81 anni. L'annuncio della scomparsa è stato dato dalla figlia
Ruby Harbin a «The Hollywood Reporter», precisando che nel
novembre a suo padre era stato diagnosticato un cancro ai
polmoni e che è «morto serenamente nel sonno». Nato l'8 agosto
1941 a New York, Boen ha lavorato è apparso in quasi 300 lavori
tra cinema e televisione. L'attore verso la fine della sua
carriera ha dato la voce al pirata LeChuck nella serie Monkey
Island, da quando ne ha avuta una.
Una scena cult del primo "Terminator" vede Silberman (Boen)
interrogare il sergente Kyle Reese (interpretato da Michael
Biehn), un combattente per la libertà del futuro che lo
psicologo riteneva soffrisse di deliri paranoici.
Tra film di Boen figurano: "Essere o non essere" (1983) di Alan
Johnson (1983), "Un tocco di velluto" (1986) di Robert Mandel,
"Bobo, vita da cani" (1987) di Melvin Frank, "Ho sposato
un'aliena" (1988) di Richard Benjamin (1988), "Programmato per
uccidere" (1990) di Dwight H. Little (1990), "The Dentist"
(1996) di Brian Yuzna (1996), "La famiglia del professore matto"
(2000) di Peter Segal. Per quanto riguarda la televisione, ha
partecipato a serie "Le strade di San Francisco", "I Jefferson",
"Hazzard", "La signora in giallo", "Willy, il principe di
Bel-Air", "Uno scimpanzé di... famiglia", "West Wing - Tutti gli
uomini del Presidente". Earl Boen ha continuato a lavorare come
doppiatore in radio, serie animate e videogiochi tra i quali
Zork: Grand Inquisitor, Return to Krondor, Star Trek: Voyager -
Elite Force, Soldier of Fortune, Metal Gear Solid 2, Fallout
Tactics, Icewind Dale 2, Call of Duty, Psychonauts e World of
Warcraft.
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