Per il regista canadese Daniel Roher che ha raccontato Alexei Navalny, in un documentario vincitore dell'Oscar nel 2023 (stasera su Nove, in seconda serata, a mezzanotte) "Putin è responsabile della sua morte. Questo è chiaro", ha detto a Deadline. "Non credo che sappiamo ancora i dettagli di come e questo tipo di domande, ma per me è ovvio chi è il responsabile. Col tempo conosceremo i dettagli" della morte di Navalny, ha proseguito Roher. "Una cosa su cui puoi contare è che i servizi di sicurezza russi sono completamente inetti e idioti, come abbiamo visto nel documentario. E quindi prima o poi scopriremo i dettagli. E prima o poi Putin otterrà ciò che gli spetta in questa vita o nella prossima. E spero che ciò accada prima o poi." In uno dei momenti più emozionanti della cerimonia degli Oscar lo scorso 11 marzo, Roher e i produttori del film hanno ritirato l'Oscar insieme alla moglie di Navalny, Yulia Navalnaya e ai due figli della coppia. Dopo aver dedicato il premio a Navalny e a "tutti i prigionieri politici del mondo", Roher aveva invitato Yulia a parlare. "Mio marito è in prigione solo per aver detto la verità. Mio marito è in prigione solo per aver difeso la democrazia", disse. "Alexei, sto sognando il giorno in cui sarai libero e il nostro Paese sarà libero. Sii forte."
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