/ricerca/ansait/search.shtml?tag=
Mostra meno

Se hai scelto di non accettare i cookie di profilazione e tracciamento, puoi aderire all’abbonamento "Consentless" a un costo molto accessibile, oppure scegliere un altro abbonamento per accedere ad ANSA.it.

Ti invitiamo a leggere le Condizioni Generali di Servizio, la Cookie Policy e l'Informativa Privacy.

Puoi leggere tutti i titoli di ANSA.it
e 10 contenuti ogni 30 giorni
a €16,99/anno

  • Servizio equivalente a quello accessibile prestando il consenso ai cookie di profilazione pubblicitaria e tracciamento
  • Durata annuale (senza rinnovo automatico)
  • Un pop-up ti avvertirà che hai raggiunto i contenuti consentiti in 30 giorni (potrai continuare a vedere tutti i titoli del sito, ma per aprire altri contenuti dovrai attendere il successivo periodo di 30 giorni)
  • Pubblicità presente ma non profilata o gestibile mediante il pannello delle preferenze
  • Iscrizione alle Newsletter tematiche curate dalle redazioni ANSA.


Per accedere senza limiti a tutti i contenuti di ANSA.it

Scegli il piano di abbonamento più adatto alle tue esigenze.

Sull'Adamant, quell'isola piena di matti a Parigi

Sull'Adamant, quell'isola piena di matti a Parigi

In sala il docu di Nicolas Philibert Orso d'Oro a Berlino

ROMA, 09 marzo 2024, 19:22

di Francesco Gallo

ANSACheck

Sull 'Adamant, quell 'isola piena di matti a Parigi - RIPRODUZIONE RISERVATA

I matti sono sempre belli, fuori e dentro, e lo sa bene il grande Nicolas Philibert che con il documentario Sull'Adamant - Dove l'impossibile diventa possibile, Orso d'oro al Festival di Berlino 2023 e ora in sala con I Wonder l'11, 12 e 13 marzo in lingua originale sottotitolata in occasione del centenario della nascita di Franco Basaglia, racconta dell'omonimo centro diurno costruito su una struttura galleggiante a Parigi. Una sorta di Matti da slegare bellocchiano ambientato su una suggestiva chiatta di legno sulla Senna.

Una nave, quella dell'Adamant, che accoglie, come una sorta di circolo non esclusivo, tutti coloro che soffrono di disturbi mentali. Qui queste persone vengono seguite, curate e aiutate, ma in modo del tutto naturale. Sulla chiatta, insomma, ognuno fa quello che vuole e dà il suo personale contributo nella misura della sua follia. C'è chi canta, e lo fa niente male, chi suona la chitarra davvero bene e chi invece dipinge un ritratto così astratto da non sapere più dove in realtà si trovino naso, bocca e collo. Un'ex coreografa parla poi dell'importanza del movimento e molti, quasi tutti, hanno solo tanta voglia di parlare ad oltranza. È il caso di un folle che, parlando dei programmi tv che utilizzano la candid camera, fa notare come sia esattamente l'opposto del metodo del fotografo Philibert che suggerisce di costruire un rapporto, un'intimità, con il soggetto che vuole fotografare. Questo centro di cura delle malattie e disturbi mentali, che guarda all'antipsichiatria e si oppone all'ospedalizzazione vista come una forma di galera, porta avanti questa filosofia grazie a operatori psicologi e psichiatri volontari che si alternano spesso. Va detto che dopo un po' chi guarda questo film trova del tutto naturale che chi dipinge si senta a un certo punto la reincarnazione di van Gogh e chi ama il cinema citi, forse a sproposito, Wenders e Fellini.

Il regista di Sull'Adamant - Dove l'impossibile diventa possibile, Nicolas Philibert, classe 1951, ha portato quest'anno alla Berlinale Averroès & Rosa Parks, ovvero il serrato confronto tra pazienti e operatori sanitari di due unità psichiatriche dell'ospedale Esquirol di Parigi. E non finisce qui: di prossima uscita la terza parte di questa trilogia sulla follia. Si tratta di La machine à ecrire et autres sources de tracas, in cui il regista accompagna gli assistenti fai-da-te a casa di alcuni pazienti improvvisamente in panico di fronte a un problema domestico o altro. Infine una curiosità Sull'Adamant. C'è sempre stato un rapporto stretto tra follia, acqua e galleggiamento. Michel Foucault nel suo Storia della follia (Rizzoli) racconta appunto come anticamente si credesse che la pazzia si curasse sulle navi grazie al terapeutico dondolio delle onde.

Riproduzione riservata © Copyright ANSA

Da non perdere

Condividi

O utilizza