"Con la Mostra del cinema di Venezia è una lunga, lunghissima storia ma non dirò quando è cominciata perchè è tantissimo tempo fa", dice Isabelle Huppert che comincia il lavoro di presidenza della giuria del concorso di Venezia 81 che il 7 settembre assegnerà il Leone d'oro e gli altri premi. Accanto a lei gli altri presidenti: Debra Granik di Orizzonti, Gianni Canova per Venezia Opera Prima, Renato De Maria per Venezia Classici, in sala tra gli altri Giuseppe Tornatore membro italiano della giuria del concorso.
"Sono impaziente - dichiara la Huppert - e non solo per la quantità di film che vedremo ma per la preoccupazione che ho verso il cinema: è stato attaccato, è fragile, vorrei vivesse più a lungo possibile. Io come i miei colleghi sappiamo cosa significa fare un film, quale lavoro c'è dietro, quanta fatica e da qui vorremmo lanciare messaggi per far capire i valori che sono nel cinema davanti e dietro un film e dunque per far capire l'importanza di esistere. Una Mostra come quella di Venezia è più che mai necessaria".
Per accettare la presidenza della giuria di Venezia 81, Isabelle Huppert "ha dovuto rimodulare i suoi impegni teatrali" e di questo il direttore Alberto Barbera la ringrazia pubblicamente.
La Mostra del cinema che si apre questa sera "ha una lista di stare come mai si era vista e le aspettative sono altissime" dice consapevole Barbera "l'auspicio che mi faccio da solo è che queste aspettative non vengano deluse e che i film piacciano come sono piaciuti a noi".
L'assenza dei talent (per lo sciopero di Hollywood) lo scorso anno ha fatto inizialmente tremare, "poi è andata benissimo e anzi la partecipazione del pubblico è cresciuta, quest'anno mai cosi tante presenze e stiamo vivendo una situazione opposta", aggiunge Barbera mentre fuori il Palazzo del cinema dalle 8 di questa mattina stazionano gruppi di giovanissimi in attesa di Tim Burton, Monica Bellucci e soprattutto di Jenna Ortega, la Mercoledì della serie Netflix, qui new entry nel cast di Beetlejuice Beetlejuice.
Dalla platea una giornalista straniera free lance lamenta l'assenza dei junket dei grandi film americani, Barbera promette di "fare pressioni anche se sono scelte di marketing". Il presidente della Biennale Pietrangelo Buttafuoco alla sua prima Mostra del cinema ringrazia la stampa che segue il festival, una maratona anche per i 2900 giornalisti accreditati, "impegnati nella costruzione di un fatto d'arte, con spirito critico e fantasia".
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