(dell'inviata Alessandra Magliaro)
Rusudan Glurjidze, la
regista georgiana di The Antique, bloccato ieri con un decreto
d'urgenza alla vigilia dell'anteprima mondiale alle Giornate
degli autori nell'ambito di Venezia 81 si appella alla comunità
dei cineasti e chiede aiuto. Il produttore principale, secondo
quanto si apprende, sta preparando un ricorso contro il decreto
d'urgenza che, ufficialmente per una questione di copyright di
sceneggiatura ma a quanto sembra invece per motivi politici, ha
dato stop alle anteprime.
"Ho appreso con dolore e ne sono ancora scioccata che il
provvedimento di un giudice di Venezia sta impedendo di
programmare il mio film. Questo è per me un vero dramma perché
in questo modo il mio film rischia di non esistere, di diventare
un fantasma prigioniero dei tribunali; ma sono ancor più
angosciata perché in questo modo viene impedito di sapere cosa è
accaduto al mio popolo. Io credo che un autore - è scritto in
una lettera che la regista Glurjidze ha inviato ai direttori
delle Giornate degli Autori e che l'ANSA ha potuto vedere -
abbia il diritto di far sentire la propria voce, specie in un
contesto di alta cultura come il più antico e prestigioso dei
festival com'è la Mostra di Venezia, nel quadro di una
prestigiosa sezione come le Giornate degli Autori che è
sostenuta dalle associazioni degli autori cinematografici
italiani".
Certa che la sezione e le associazioni degli autori saranno al
suo fianco chiede aiuto per "la mia battaglia per la libertà
d'espressione. Trovo inaccettabile che una voce libera dell'arte
cinematografica venga costretta a stare in silenzio e a non
parlare nel suo modo più naturale: con le immagini e la storia
che "Antikvari" racconta, una storia dolosamente vera
purtroppo". Il film racconta gli eventi tragici che hanno
colpito il popolo georgiano nel 2006. La storia si concentra
sulle espulsioni illegali di massa dei cittadini georgiani da
parte delle autorità russe, un episodio che ha segnato
profondamente la vita della regista e dei suoi connazionali. Con
la pellicola ambientata nella contemporanea San Pietroburgo, la
Glurjidze non solo racconta un'esperienza personale, ma intende
porre l'accento su questioni di rilevanza geopolitica e sulle
relazioni instabili tra Georgia e Russia. Il 30 agosto al Lido
potrebbe esserci un incontro con la stampa per raccontare il
caso.
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