/ricerca/ansait/search.shtml?tag=
Mostra meno

Se hai scelto di non accettare i cookie di profilazione e tracciamento, puoi aderire all’abbonamento "Consentless" a un costo molto accessibile, oppure scegliere un altro abbonamento per accedere ad ANSA.it.

Ti invitiamo a leggere le Condizioni Generali di Servizio, la Cookie Policy e l'Informativa Privacy.

Puoi leggere tutti i titoli di ANSA.it
e 10 contenuti ogni 30 giorni
a €16,99/anno

  • Servizio equivalente a quello accessibile prestando il consenso ai cookie di profilazione pubblicitaria e tracciamento
  • Durata annuale (senza rinnovo automatico)
  • Un pop-up ti avvertirà che hai raggiunto i contenuti consentiti in 30 giorni (potrai continuare a vedere tutti i titoli del sito, ma per aprire altri contenuti dovrai attendere il successivo periodo di 30 giorni)
  • Pubblicità presente ma non profilata o gestibile mediante il pannello delle preferenze
  • Iscrizione alle Newsletter tematiche curate dalle redazioni ANSA.


Per accedere senza limiti a tutti i contenuti di ANSA.it

Scegli il piano di abbonamento più adatto alle tue esigenze.

Blitz, la lotta per la vita sotto le bombe

Blitz, la lotta per la vita sotto le bombe

Il war movie di McQueen alla Festa di Roma, poi su Apple Tv+

ROMA, 22 ottobre 2024, 19:16

di Francesca Pierleoni

ANSACheck
- RIPRODUZIONE RISERVATA

- RIPRODUZIONE RISERVATA

Case, palazzi e monumenti frantumati, urla, richieste d'aiuto. Il terrore delle persone che fuggono, i tentativi di domare gli incendi, il fumo e le fiamme tra le macerie, il rumore delle esplosioni e gli ordigni stessi, nella loro discesa sugli obiettivi. Steve McQueen nel suo war movie Blitz esplora dalla prospettiva degli esseri umani trasformati in bersagli un ritorno al massiccio e continuo bombardamento di Londra e altre città strategiche britanniche portato avanti dalla Luftwaffe tra il settembre 1940 e maggio 1941. Il film, con Saoirse Ronan, l'esordiente Elliott Heffernan, Harris Dickinson, Benjamin Clementine, Kathy Burke, Paul Weller e Stephen Graham, dopo il debutto mondiale al London Film Festival e il passaggio al New York Film Festival, arriva come evento di Alice nella città, presentato in co-produzione con la Festa del Cinema di Roma, e sarà dal 22 novembre su Apple Tv+. Lo stile immersivo che punta ai sensi (spettacolare soprattutto il lavoro sulla fotografia e sul suono), è filtrato in una storia che mescola ad intensità e spettacolarità anche una buona dose di cliché narrativi. Una formula apprezzata con qualche riserva dai critici, per quanto secondo molti il titolo sia ancora da considerare tra i papabili per le nomination agli Oscar. McQueen ci porta a quei mesi nei quali morirono 43mila civili, un londinese su sei rimase senza casa, oltre un milione di abitazioni fu distrutto e più di milione e 200mila persone, soprattutto donne e bambini, andò via dalle città per sfuggire ai bombardamenti rifugiandosi in campagna. Resta forte il richiamo all'oggi, con le violenze della guerra da Kiev a Gaza.
    "Mi è capitato di girare alcune scene che raccontavano il caos totale, con noi che rappresentavamo personaggi in preda alla paura e all'orrore più profondo - ha spiegato Saoirse Ronan nelle interviste con i giornalisti a Londra -. Poi lasciavo il set e al telegiornale vedevo accadere esattamente le stesse cose nella realtà. È la prima volta che ho vissuto l'esperienza di un progetto dal quale non c'era davvero via di fuga". Al centro del racconto, costruito su più piani temporali, ci sono Rita (Ronan), madre single operaia, e suo figlio George (Heffernan), nove anni, bimbo birazziale nato dall'amore con Marcus, immigrato di Grenada ingiustamente deportato. Dopo l'ennesimo bombardamento Rita decide di mandare George in campagna con uno dei treni organizzati ad hoc dalle autorità. Il bimbo però non lo accetta, scappa e si rimette in viaggio verso Londra. È l'inizio per lui di un'odissea tra incontri salvifici e altri quasi letali, come quello (d'impronta dickensiana) con un gruppo di 'sciacalli' che lo costringe a rubare anche fra i resti di un locale con le vittime ancora ai tavoli: un episodio ispirato da fatti realmente accaduti, la distruzione nel 1941 dell'elegante Café de Paris in Leicester Square, nel pieno di una serata tra balli e champagne. Intanto parallelamente conosciamo il passato e il presente di Rita, tra vita in fabbrica e il trauma dell'arresto di Marcus, il talento per il canto e i tentativi disperati di ritrovare il figlio.
    "Racconto la storia dagli occhi di un bambino - ha spiegato McQueen al Nyff - perché mi interessava mostrare cosa succede prima di fare compromessi, di voltarsi dall'altra parte, di fare finta di non sentire. Per un bambino le cose sono buone o cattive, giuste o sbagliate. Volevo rifocalizzare il nostro sguardo, quello del pubblico, sulla guerra in modo da recuperare un po' di lucidità, per capire come siamo arrivati a questo punto".

Riproduzione riservata © Copyright ANSA

Da non perdere

Condividi

O utilizza