"Ai giovani dico sempre: sognate,
sognate, sognate e coltivate i vostri sogni con devozione e
umiltà, perché la realtà spesso supera le nostre aspirazioni.
Agli anziani suggerisco di non chiudersi nel passato: per dirla
con Cesare Pavese, la vita è fatta di tante esistenze, ognuna
delle quali ha un inizio. Da un anno e mezzo mi sono messo a
studiare musica, con risultati catastrofici: ma imbracciare il
sax tre volte alla settimana e andare a lezione mi dà la
speranza di suonare". È emozionato Giorgio Assumma, legale e
confidente di tante star del cinema e della tv, maestro di
intere generazioni di legali specializzati in diritto d'autore,
all'anteprima di 'Io c'ero. Giorgio Assumma, l'avvocato delle
stelle', il documentario di Fabrizio Corallo e Valeria Parisi,
prodotto da 3D Produzioni e Cinecittà - Istituto Luce,
proiettato al Barberini di Roma in omaggio ai 90 anni dell'ex
presidente Siae, il prossimo 29 novembre.
Il sigaro tra le labbra, il sorriso ironico appena accennato,
la memoria prodigiosa, nel suo studio Assumma sfoglia l'album
dei ricordi, ripercorrendo sessant'anni di storia italiana tra
spettacolo, cultura, costume e politica. E una ventina di
festival di Sanremo, chiamato da Gianni Ravera a seguire gli
aspetti legali del festival.
Un pensiero commosso va ai genitori e alla moglie, Maretta
Scoca, avvocata specializzata in diritto di famiglia, deputata
per tre legislature, sottosegretaria alla giustizia poi alla
cultura e storica giudice di Forum in tv, scomparsa nel 2018.
"La vidi per la prima volta a una festa, aveva 16 anni, io 19:
mi colpì la gioia nei suoi occhi. Non le diedi neanche il tempo
di sfilarsi il cappottino: l'avevo già invitata a ballare".
"Alimento" di una vita così intensa è stata anche l'amicizia:
"Non ho trascorso neanche un giorno della mia vita in cui non
abbia chiamato un amico", spiega Assumma, citando su tutti
Maurizio Costanzo. Gli aneddoti si intrecciano con le immagini
d'archivio e con tante testimonianze, da Claudio Baglioni a
Milly Carlucci, da Lino Banfi a Francesco Rutelli e Roberto
D'Agostino, da Verdiana Bixio a Oliviero Diliberto e Chiara
Sbarigia, dall'entusiasta nipote Giorgia alla figlia Francesca
che ricorda il padre sempre immerso nello studio e cita quei
pranzi con mamma Maretta "a parlare di clausole e di
incompatibilità". Tanti gli amici anche in platea, come Renzo
Arbore, Francesco Rutelli, Barbara Palombelli, Lino Banfi,
Fausto Bertinotti, Milly Carlucci, Roberto D'Agostino, Giampaolo
Letta, Gianmarco Mazzi, Chiara Sbarigia, Tony Renis,
Pierfrancesco Pingitore, Gianni Rivera, Aurelio De Laurentiis.
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