Annullata per il quinto
anno consecutivo l'edizione XXXVIII del Presepe vivente di
Genga, un evento che è sempre stato uno dei fiori all'occhiello
per l'intera regione Marche e che dal 1981 ha portato oltre
400mila persone a visitarlo nel periodo natalizio. Viene,
dunque, a mancare un'attrazione di fama nazionale per
l'entroterra anconetano. E, ciò che fa più riflettere è che non
si intravede una possibilità per rimettere in scena una delle
rappresentazioni della Natività più apprezzata in Regione e non
solo, la più grande al mondo per estensione: ben 30mila metri
quadri, che si snodava lungo il costone roccioso che conduce
fino al Santuario di Valadier. "Comunico con grande dispiacere
ed anche un groppo in gola che anche quest'anno la
manifestazione natalizia tanto ammirata da migliaia di
visitatori, non si terrà", conferma Mario Vescovi, storico
fondatore dell'Associazione che si occupava del Presepe Vivente
e oggi assessore al comune di Genga con deleghe ad arredo e
decoro urbano, viabilità, trasporti, polizia municipale.
Essenzialmente due le motivazioni che hanno portato a questa
decisione.
"Il gruppo organizzatore ha perso le persone e le motivazioni e
alle stringenti normative emanate per onorare la
safety/security, quest' anno a causa dei lavori per il raddoppio
della ferrovia Falconara-Orte, sono venuti meno i tanti posti
auto/parcheggi che prima avevamo a disposizione nell'area della
Cuna", evidenzia Vescovi, lasciando presagire che prima di poter
riammirare il Presepe Vivente di Genga occorrerà del tempo e
degli investimenti in termini di coinvolgimento di persone e
risorse. L'ultima rappresentazione risale al 2019, poi nel 2021
era tutto pronto, ma un'ordinanza sempre in materia di sicurezza
ha di fatto impedito entrambe le rappresentazioni del 26
dicembre e del 2 gennaio, come da tradizione. In pratica, esiste
solo una via di ingresso e una di uscita e non va bene. Inoltre,
ad oggi, potrebbero entrare contemporaneamente per ammirare il
Presepe vivente al massimo 2mila persone in contemporanea. Un
numero troppo esiguo, considerando che solo i figuranti sono
circa 300, cui si aggiunge il personale dell'organizzazione. Lo
scorso anno dall'Associazione ci si è detti fiduciosi in vista
del Natale 2024, con la ricerca di qualche professionista che
potesse aiutarli ad aggiornare il Piano di sicurezza. Ma poi, un
senso generale di stanchezza ha portato a diminuire le persone
nell'ambito dell'organizzazione ed anche per quest'anno, nessuna
rappresentazione.
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