ALESSANDRO MILAN, I GIORNI DELLA
LIBERTÀ. STORIE DI CHI HA COMBATTUTO PER L'ITALIA (Mondadori,
pp.288, 19 euro)
E' un grande e appassionante racconto collettivo che parla di
noi e del nostro passato quello offerto da Alessandro Milan nel
libro "I giorni della libertà" (Mondadori), uscito il 17 gennaio
per il Giorno della Memoria. L'autore accende la luce su storie
dimenticate: quelle degli uomini e delle donne che, in una
Milano ridotta in macerie dalla guerra, sono stati protagonisti
attivi nella Resistenza, pur restando 'avvolti' nell'oblio.
Alle loro vite sconosciute, legate dal filo invisibile ma
potente dell'impegno civile, il libro oggi rende omaggio,
raccontandone le storie come esempio a cui guardare ancora oggi.
Da Carmela, portinaia del palazzo in viale Monza 23, noto come
il 'Casermone', e sua figlia Francesca, staffette partigiane, a
Sergio Temolo, che perse il padre per mano fascista il 10 agosto
1944 nell'eccidio di piazzale Loreto, fino ad Angelo Aglieri,
impiegato del 'Corriere della Sera', arrestato nel maggio 1944
con l'accusa di aver introdotto in redazione una bomba a mano,
poi condotto al carcere di San Vittore e da qui deportato al
campo di Fossoli: con coraggio, pur subendo lo stravolgimento
delle proprie vite, ognuno di loro ha saputo reagire, lavorando
sotto traccia, nel totale riserbo, per opporsi all'oppressione.
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