MICHEL ONFRAY, ANIMA (PONTE ALLE
GRAZIE, PP. 528, EURO 24,90)
Che fine ha fatto l'uomo? Il nuovo libro di Michel Onfray,
Anima, è un'approfondita riflessione sulla fine dell'umano e
l'inizio del postumanesimo. In libreria per Ponte alle Grazie,
l'appassionante inchiesta filosofica parte dal primo passo sulla
Luna nel 1969 e arriva all'intelligenza artificiale.
Filosofo materialista, Onfray, considera l'anima ciò che ha
reso umana la vita degli uomini che ci hanno preceduti nei
millenni trascorsi, o meglio la cultura che, nel tempo, siamo
riusciti a esprimere a partire dalla meditazione sulla nostra
finitudine. Scrivere la storia dell'anima, e intrecciarla con
l'evoluzione della nostra specie, è la scommessa di questo
ricchissimo e sorprendente volume. Muovendosi con disinvolta
intelligenza tra materiali storici, filosofici, antropologici,
tecnologici, Onfray, autore di oltre cento libri, traccia un
percorso che dall'alba dell'uomo giunge fino a un mondo
interamente ridisegnato dall'intelligenza artificiale e dai
progetti di impiantare la vita al di là della Terra, progetti
che i governi stanno appaltando a Elon Musk.
Il passaggio attuale dall'anima immateriale all'anima
digitale, a cui stiamo assistendo tra estasi e impotenza, ci
pone di fronte alla possibilità concreta di un futuro
inevitabilmente disumanizzato: una civiltà ultra planetaria che
reificherà (cioè metterà in vendita) qualunque cosa e sostituirà
- e per Onfray questa è l'unica sostituzione di cui valga la
pena preoccuparsi - l'era delle civiltà tradizionali, limitate
nel tempo e nello spazio.
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