FRANCESCA INTERLENGHI, GIOBATTA
MENEGUZZO. MI SONO TANTO DIVERTITO! (ALLEMANDI, PP. 296, EURO
30) Una biografia per i cultori dell'arte contemporanea, e per i
neofiti curiosi di esplorare universi sconosciuti. Giobatta
Meneguzzo è stato collezionista, "pioniere", "agitatore
culturale", sempre alla ricerca del nuovo, attratto "dalla
seduzione del fare". Il suo motto: "Cerca di esserci". La sua
forza, affermava, era la partecipazione: non si poneva il
problema se qualcosa era arte o meno, era sempre attento ai
luoghi e alle date degli avvenimenti, consapevole che "la
cronaca si trasforma in storia".
Meneguzzo, originario di Priabona nel vicentino, è morto nel
2021 a 93 anni. Una vita tutta dedicata all'arte, fin dalla
tenera età quando, a otto anni, resta affascinato da un quadro a
tema sacro raffigurante la Fuga in Egitto. Il dipinto è
realizzato da un suo zio, sulla tela di un vecchio ombrello
rotto.
Due elementi soprattutto rendono leggendaria la figura di
Giobatta: la sua originalissima dimora, e il Museo Casabianca.
Abitava ne Lo scarabeo sotto la foglia, casa dalla forma
dell'insetto da cui prende il nome. Gli arredi in ceramica e
peluche. Progetto di Gio Ponti e interni di Nanda Vigo. La
costruzione inizia nel '64 e termina nel '69. La fine dei lavori
è celebrata con un grande evento dal titolo Dies Irae.
All'epoca la speciale morfologia suscitò clamore "la gente ne
parlava come di un oggetto alieno, finanche eretico, atterrato
non si sa bene da dove sulla campagna veneta", racconta
Interlenghi in un capitolo.
Giobatta Meneguzzo è inoltre il fondatore del Casabianca, museo
nato nel 1978 a Malo, nel vicentino: una straordinaria raccolta
di oltre 1.100 opere grafiche di circa 700 artisti
contemporanei, attivi tra la fine degli anni '50 e i '90 del
Novecento. I lavori esposti rappresentano le tendenze più
significative: Informale, Transavanguardia, Pop Art, Body Art,
Nuova Pittura, Anacronisti, Graffitisti americani, Arte
Cinetica, Arte Concettuale, Arte Povera, Nouveau Réalisme.
Tra gli artisti preferiti di Meneguzzo, Christo che
impacchettava oggetti e monumenti e sapeva coniugare creazione e
comunicazione. Ma anche il francese Arman, noto per le sue tele
con strumenti musicali rotti.
Francesca Interlenghi, autrice del volume, è esperta di moda,
arte e design e docente di Fashion writing all'Istituto Europeo
di Design di Milano.
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