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Andrea Pennacchi presenta a Bologna il suo ultimo libro giallo

Andrea Pennacchi presenta a Bologna il suo ultimo libro giallo

Il 18 novembre all'Oratorio di San Filippo Neri

BOLOGNA, 15 novembre 2024, 12:32

Redazione ANSA

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L'attore, drammaturgo, regista teatrale e scrittore Andrea Pennachi, conosciuto dal grande pubblico con il soprannome Il Pojana anche grazie al programma televisivo Propaganda Live, del quale è spesso ospite, nel suo ultimo libro, Se la rosa non avesse il suo nome, un giallo edito da Marsilio, fa tornare in scena William Shakespeare come investigatore deciso a fare luce sulla tragedia di Romeo e Giulietta: Pennacchi presenterà il libro all'Oratorio di San Filippo Neri di Bologna, nell'ambito della programmazione curata da Mismaonda con la Fondazione del Monte, il 18 novembre alle 20.30.
    Studioso e grande amante di Shakespeare dai tempi dell'Università, in Se la rosa non avesse il suo nome Pennacchi unisce questa passione al piacere della lettura dei libri gialli e racconti noir e porta per mano il pubblico nella prima indagine del Bardo, vittima e risolutore di quella vicenda d'amore, morte e balconi che conosciamo come Romeo e Giulietta.
    Un esordio dell'attore padovano nel mondo del giallo definito folgorante! William Shakespeare, lasciati momentaneamente moglie e figli nell'amata Inghilterra, è in missione per conto della Corona. La missione è segreta, e lui, che non sa ancora di essere poeta, sbarca nelle terre della Serenissima e si stabilisce a Padova, dove c'è un inglese da trovare e riportare in patria. Padova è il centro della Repubblica di Venezia e della vita intellettuale, politica e mondana: qui un ex soldato, corpulento e agile, Vincenzo Saviolo, accoglie e scorta Sir William nella sua missione segretissima. Tutto procederebbe di cappa e spada come ci si aspetta se il giovane inglese non si trovasse in mezzo a una disputa di potere e d'amore, quella tra i Montecchi e i Capuleti. Romeo e Giulietta si piacciono ma le loro famiglie tutto vorrebbero tranne che un matrimonio. Amor vincit omnia, dicono i latini, ma quello che tacciono è che non vince subito e non vince da solo. Così, quando William Shakespeare viene accusato dell'omicidio di Tebaldo, cugino di Giulietta, la sua missione segreta passa in secondo piano, perché per prima cosa bisogna scappare.
   

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