ENZO TRAVERSO, GAZA DAVANTI ALLA STORIA (LATERZA, PP 100, EURO 12,00)
Enzo Traverso, tra i più autorevoli storici del nostro tempo, rovescia la prospettiva unilaterale dalla quale ci siamo abituati a osservare ciò che sta accadendo a Gaza in un saggio che va alla radice del conflitto israelo palestinese. 'Gaza davanti alla storia' che arriva in libreria il 7 giugno per Laterza pone domande cruciali: parlare di genocidio è antisemitismo? La distruzione di Gaza è una conseguenza dell'attacco del 7 ottobre o l'epilogo di un lungo processo di oppressione e sradicamento? I palestinesi hanno il diritto a resistere all'occupazione? L'interpretazione critica di Traverso, dal 2013 professore alla Cornell University di Ithaca (Ny), dopo aver insegnato in varie università francesi, ci fa capire come a uscirne minati siano i presupposti della nostra coscienza morale: la distinzione tra bene e male, oppressore e oppresso, carnefici e vittime e come la storia sembri essere tornata al XIX secolo, quando l'Occidente perpetrava genocidi coloniali in nome della sua missione civilizzatrice. I suoi presupposti essenziali rimangono gli stessi: civiltà contro barbarie, progresso contro intolleranza. Israele viene solitamente descritto come un'isola democratica in mezzo a un oceano oscurantista e Hamas come un esercito di belve assetate di sangue.
Accanto alle dichiarazioni di rito sul diritto di Israele a difendersi, nessuno menziona mai il diritto dei palestinesi a resistere a un'aggressione che dura da decenni. Ma se in nome della lotta all'antisemitismo viene scatenata una guerra genocida, sono i nostri stessi orientamenti morali e politici a offuscarsi, dice lo storico nel libro.
L'attacco del 7 ottobre è stato atroce, ma deve essere analizzato e non solo condannato. E dobbiamo farlo chiamando a raccolta tutti gli strumenti critici della ricerca storica. Se la guerra a Gaza dovesse concludersi con una seconda Nakba (l'esodo palestinese del 1948), la legittimità di Israele sarebbe definitivamente compromessa e né le armi americane, né i media occidentali, né la memoria distorta e oltraggiata della Shoah potranno riscattarla, spiega Traverso che è autore tra l'altro di: La violenza nazista. Una genealogia (Il Mulino 2002), La fine della modernità ebraica. Rivoluzione. 1789-1989: un'altra storia (Feltrinelli 2021) e La tirannide dell'io.
Scrivere il passato in prima persona (Laterza 2022).
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