"Tanti autori, tantissimi incontri,
occasioni di confronto e dibattito con una bella squadra
nutrita, variegata, plurale e questa è la cosa a cui tengo di
più". Lo ha detto, al di là delle polemiche, il commissario
straordinario del governo Mauro Mazza nel giorno in cui è stato
reso noto il programma dell'Italia Ospite d'Onore alla
Buchmesse, oggi pomeriggio a Filo diretto su Rainews24.
Mazza ha anche sottolineato: "Il motto che ci accompagna,
ormai da un anno, è La cultura che unisce: laddove la politica,
talvolta anche le armi purtroppo contrappongono e creano
scontri, la cultura deve caricarsi del dovere di creare
condizioni di dibattito, se possibile di accordo e di intesa. Se
non è possibile si resta sulle rispettive posizioni ma con un
grande rispetto reciproco. Questa è la cultura che unisce come
la impostiamo noi".
Quanto ai nomi degli autori e delle autrici che ci saranno,
"si rischia di dimenticarne qualcuno. Ci saranno Carlo Rovelli,
Susanna Tamaro e Stefano Zecchi. I tre assolo, che avranno
spazio adeguato nel nostro padiglione saranno con protagonisti
Claudio Magris, Alessandro Baricco e Dacia Maraini, tre numeri
uno che meritano l'attenzione e la curiosità e l'ascolto della
platea più grande, quella europea. Sarà un bel momento,
impegnativo ma molto bello" ha detto Mazza.
Dall'Italia Ospite d'Onore alla Buchmesse, l'ultima volta era
stato nel 1988, ci dobbiamo aspettare "di tutto di più perché è
un lavoro di oltre un anno fatto insieme all'Associazione
Editori. Avremo più di 100 autori, cinque giorni molto intensi,
dal 16 al 20 ottobre a Francoforte" ha spiegato il commissario
straordinario.
"La grande piazza Italia su cui sta lavorando l'architetto
Boeri con il suo staff sono 2.300 metri quadrati che saranno in
quei giorni la nostra casa, la casa dell'Italia Paese Ospite
d'Onore" ha aggiunto.
Del contributo che i nostri scrittori saranno in grado di
offrire al resto del panorama editoriale nel mondo, Mazza ha
ricordato "la nostra impostazione, il nostro titolo le Radici
nel futuro. È come dire il presente ha la funzione
importantissima di farsi carico del meglio del passato, di
filtrarlo e proiettarsi nel futuro. Noi siamo famosi nel mondo
per la nostra creatività, la nostra fantasia, il nostro genio
italiano e i nostri scrittori hanno dimostrato di annunciare
questo nostro andare verso il futuro. Lo faremo in modo corale a
più voci".
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