L'intero sistema dell'editoria è oggi
in pericolo per l'emergenza carta: da questa consapevolezza
partono le quattro proposte dell'Aie (Associazione italiana
editori) al governo che verrà.
Nella prima si chiede anche per i libri il credito di imposta
previsto per giornali e periodici. La seconda chiede una legge
di sistema per il libro che guardi lontano con incentivi a
innovazione e internazionalizzazione. La terza proposta si basa
sulla valorizzazione del diritto d'autore e sulla lotta alla
pirateria. Infine la quarta per il sostegno alla lettura, dando
continuità alla 18App e sviluppando strumenti analoghi per altre
categorie.
Quattro priorità per il libro in Italia. Sono quelle
identificate nel documento dell'Associazione Italiana Editori
(AIE) diffuso come proposta di lavoro per la prossima
legislatura. Il settore del libro muove 3,4 miliardi di
fatturato e interessa 5.200 case editrici, 5.000 librerie, oltre
70.000 occupati nella filiera: "È la prima industria culturale
del Paese e la quarta in Europa - si legge nel documento. E
l'editoria europea è leader al mondo. Il libro è cultura: è
piacere di leggere, approfondimento, strumento per la scuola,
l'università, le professioni, il lavoro. Per questo il libro
contribuisce alla crescita economica e sociale del Paese".
Prima, immediata, proposta quella per far fronte alla crisi
della carta, i cui costi sono aumentati fino all'80% negli
ultimi sei mesi: "Chiediamo per i libri il credito di imposta
già previsto per giornali e periodici, essenziale per la
sopravvivenza di molte aziende. L'intero sistema è oggi in
pericolo per l'emergenza carta. La crisi energetica ha fatto
esplodere i prezzi, già in crescita per l'uso di carte e cartoni
di imballaggio, e ridotto la disponibilità di carta sul
mercato".
"Il futuro del libro dipende dalla sua capacità di continuare
a rinnovarsi - si sottolinea nella seconda proposta. Il settore
aspetta da anni una legge di sistema che guardi al lungo
periodo, con incentivi all'innovazione e
all'internazionalizzazione per tutta la filiera".
La terza proposta si basa sulla valorizzazione del diritto
d'autore e sulla lotta alla pirateria, un fenomeno sempre più in
crescita, che distrugge ben 771milioni di fatturato ogni anno e
5.400 posti di lavoro: "L'industria del libro si basa sul
diritto d'autore, che va difeso e valorizzato sempre più nella
società digitale. L'editoria soffre per l'alto livello della
pirateria per cui sono necessarie misure efficaci di contrasto,
se si vuole dare un futuro di lavoro alle giovani generazioni".
La quarta, la più strategica, la lettura, perché più libri
significa più cultura e quindi più Paese. A partire dalla
scuola, dai bambini e dai ragazzi: "Costruiamo insieme un futuro
migliore per il nostro Paese - conclude il documento -
sostenendo l'acquisto di beni e servizi culturali, dando
continuità alla 18App e sviluppando strumenti analoghi per altre
categorie di cittadini. Aiutiamo le famiglie e gli studenti
nell'acquisto di libri di studio per scuola e università.
Sosteniamo le infrastrutture della lettura: biblioteche e
librerie, in particolare nelle aree svantaggiate".
"Stiamo chiedendo un'attenzione per il mondo del libro che
sia all'altezza del ruolo che essa svolge nell'economia e nella
società nazionali - ha sottolineato il presidente di AIE Ricardo
Franco Levi. Per questo le consideriamo come proposte non solo
per il nostro settore ma il futuro del Paese".
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