Capita spesso di avere
l'impressione che la gente non ascolti quello che l'altro dice,
ma che aspetti solo, in modo ansioso, il suo turno per parlare.
Se si pensa alla figura del docente, si deve capire se la sua
comunicazione è efficiente, ossia se è in grado di destare
interesse e coinvolgimento nei suoi studenti per accrescere il
loro livello di motivazione, o se invece va modificata, per
raggiungere l'obiettivo. Questo, in sintesi, il tema del libro
'Ascoltami come vorresti che ti ascoltassi' di Daniele Nappo
direttore dell'Istituto Freud di Milano e dell'insegnante Maria
Grazia Lucchese.
Il volume, edito da Giunti Edu (224 pp, 16 euro), affronta le
problematiche delicate e complesse dell'universo scolastico.
Nessun docente può considerarsi fermamente convinto di aver
comunicato in maniera corretta e con il giusto obiettivo -
questa la tesi della pubblicazione -, se non dopo aver ricevuto
un feedback dai suoi alunni.
"Una vera lezione deve essere strutturata in modo efficace
perché abbia fluidità e possa diventare un momento di confronto
e di scambio reciproco - sottolineano gli autori -. Il dialogo
in una classe, quindi, è fondamentale, essendo il risultato di
un corretto equilibrio tra saper parlare e saper ascoltare". E'
cioè "necessario prospettare una scuola del futuro che venga
intesa non come insieme numerico di allievi, ma come
un'autentica comunità, dove ciascun studente possa costruire e
realizzare il suo personale contesto di apprendimento".
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