'Scarabocchi. Il mio primo
festival' inaugura a Novara la sesta edizione, dedicandola a
Italo Calvino, a cento anni dalla nascita. Da domani a domenica,
il progetto della Fondazione Circolo dei lettori e Doppiozero,
invita adulti e bambini a un'indagine creativa su un segno
libero, indipendente e spontaneo che sfugge al controllo della
mente: lo scarabocchio. Tre giorni di laboratori, performance e
incontri per guardare, immaginare, ricordare Calvino, che in
principio cominciò a lavorare come disegnatore, inviando nel
1940 alcune tavole al giornale satirico Bertoldo. Il disegno, la
fotografia, l'immaginazione e la memoria sono i fili che
intrecciano e collegano gli appuntamenti del festival.
Scarabocchi apre domani sera al Castello Sforzesco negli
spazi della sede novarese del Circolo dei lettori con Alle volte
uno si sente incompleto ed è soltanto giovane, spettacolo con
Anna Foglietta, attrice e fondatrice della Onlus Every Child is
my Child. Domenica 17 settembre l'incontro con Altan.
L'idea di dedicare un festival al disegno e alla scrittura
torna di grande attualità. Per quanto le macchine ci stiano
superando, come già notava Italo Calvino nel 1967 nella sua
conferenza Cibernetica e fantasmi, torna di converso decisivo il
nesso mano/cervello che ha guidato per migliaia e migliaia di
anni lo sviluppo dell'Homo sapiens. Scarabocchi" racconta Marco
Belpoliti, direttore artistico di Scarabocchi. "Torna
Scarabocchi più giocoso e allegro che mai, torna con tre verbi
che racchiudono tutta l'esperienza che ci forma e ci accompagna
lungo la vita. Torna il festival per bambini più bello che c'è,
una festa da condividere tutti insieme, bambine, bambini e
adulte" spiega Elena Loewenthal, direttore della Fondazione
Circolo dei lettori.
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