Il momento dell'uscita di 'En
agosto nos vemos', libro postumo di Gabriel García Márquez
(1927-2014), è arrivato: il romanzo sarà infatti in vendita a
partire da domani (in italiano con il titolo 'Ci vediamo in
agosto', edito da Mondadori). E di fronte a questa decisione, i
figli del premio Nobel, Gonzalo e Rodrigo García Barcha, si
dicono pronti ad attendere che siano "i lettori" a giudicare se
sia stata una buona idea.
"Sia quale sia il verdetto, io mi sento più tranquillo che se
avessimo lasciato dispersa un'opera che prima o poi sarebbe
uscita", ha affermato Gonzalo in una conferenza stampa a Madrid,
ripresa da Efe e altri media. Perché, come hanno ricordato lui e
suo fratello Rodrigo (collegato da remoto con la presentazione),
in realtà questo libro incompleto era già disponibile per la
lettura all'Università del Texas ad Austin. "Non ci sembrava
giusto che potessero leggerlo solo studiosi disposti ad andare
là".
'En agosto nos vemos', stando ai figli di Gabo, ripropone
"l'essenza più straordinaria del lavoro di Gabo: la sua capacità
di invenzione, la poesia del linguaggio, la narrazione
accattivante, la sua comprensione dell'essere umano e il suo
affetto per le esperienze e le disavventure, soprattutto in
amore", che rappresenta forse "il tema principale di tutta la
sua opera".
Come sottolineato anche nella presentazione di Madrid, si
tratta del "risultato di un ultimo sforzo dell'autore di
Cent'anni di solitudine per continuare a creare contro ogni
previsione". Stando a Gonzalo García Barcha, al libro "non è
stato aggiunto assolutamente nulla che non fosse presente nei
molteplici originali che Gabo aveva lasciato per questo
romanzo". Secondo suo fratello Rodrigo, quando Gabo disse che
reputava questo libro "non pubblicabile" è possibile che "avesse
già perso la capacità di giudicare se fosse pubblicabile o
meno".
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