Sono iniziate nella notte di Bogotà
le celebrazioni per i 97 anni dalla nascita di Gabriel Garcia
Marquez, con la facciata della Torre Colpatria - una delle più
alte della Colombia - illuminata col nome di Gabo e le farfalle
gialle in omaggio a, 'Ci vediamo in agosto', l'opera postuma da
oggi nelle librerie di tutto il mondo.
Di questa opera "sarà ciò che Dio vuole", afferma Rodrigo
Garcia Barcha, il figlio maggiore dello scrittore, sostenendo
che il libro di suo padre "ha molto da dare".
Barcha, che lavora come regista in Messico, ha fatto sapere
che ci sono numerose offerte per portare tutto il lavoro di suo
padre al cinema e al teatro, ma lui e il fratello Gonzalo - che
hanno deciso di pubblicare l'inedito - non vogliono "saturare
tutti gli spazi culturali con Gabo".
Il Paese non sembra essere però stanco di ricordare il suo
premio Nobel, e ha dedicato al suo più grande interprete una
cinque giorni di eventi culturali dal titolo "Cento voci per
Gabo".
Alla Biblioteca pubblica Gabriel Garcia Marquez poi, nel sud
della capitale, si è invece aperta la mostra "La valigia di
Melquiades", dove prendono corpo le invenzioni dello zingaro
corpulento, con la barba arruffata dei "Cent'anni di
solitudine".
Ad Aracataca infine, comune del dipartimento di Magdalena
dove il padre di "Cronaca di una morte annunciata" e "L'amore ai
tempi del colera" nacque il 6 marzo 1927, proprio nei locali
della Casa Museo Gabriel García Márquez, l'incontro "Caraibi
Letterari", sarà centrato sulla comprensione della sua immensa
opera e del suo rapporto con i Caraibi.
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