"La musica di Lucio Battisti e di
Lucio Dalla è immortale. Ma se fosse possibile chiederei lo
stesso un miracolo: averli di nuovo tra noi per poter continuare
a gioire della loro arte". E' il "regalo" che Mario Lavezzi
sognerebbe di fare per festeggiare gli 80 anni dei due Lucio,
icone della musica italiana: il 4 marzo li avrebbe compiuti
Dalla e il 5 Battisti.
Rinomato compositore, cantautore e produttore, Lavezzi è un
altro dei musicisti che hanno fatto la storia della musica
leggera, scrivendo e promuovendo alcuni tra i pezzi memorabili
del '900 e non solo: con Mogol ha scritto "Vita" per Dalla e
Morandi e ha lavorato con Battisti, contribuendo, tra l'altro,
al coro di "E penso a te" e de "Il mio canto libero". Ma sono
suoi, tra i tantissimi, i pezzi scritti per Loredana Bertè "E la
luna bussò" e "In alto mare" o ancora, "Stella Gemella" per Eros
Ramazzotti e "Torneranno gli angeli" per Fiorella Mannoia.
"Il regalo degli 80 anni che farei a Dalla e Battisti? Se ci
fosse un Signore che potesse fare un miracolo, sarebbe una gioia
immensa per me se potessero tornare tra noi. Anche se devo
ammettere che la loro musica è comunque immortale: i giovani
ancora li ascoltano" dice Lavezzi parlando con l'ANSA. "E la
memoria che ci hanno lasciato è incancellabile. Ancora oggi
quando mi trovo a sentire una loro canzone in radio mi accorgo
di come cantavano: al tempo ci era sfuggito, forse ci sembrava
normale, ma si trattava di interpretazioni veramente uniche".
"Nessuno si rende tanto conto di quanto sia difficile
interpretare le loro canzoni. Ultimamente ho analizzato un
multitraccia di Battisti. Ho ascoltato la sua sola voce e, lo
confesso, mi sono commosso" racconta.
"Il bel canto e l'interpretazione sono due concetti molto
diversi. C'è chi sa cantar molto bene. Poi c'è chi sa anche
comunicare. Battisti e Dalla avevano una tecnica vocale che si
univa alla tecnica musicale. Battisti, ad esempio, studiava a
lungo anche per scegliersi le tonalità migliori in cui cantare
un pezzo. Ora sentiamo gente che canta alla rinfusa… ultimamente
ne abbiano sentiti di parecchi...".
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