Compie nove anni il Donizetti Opera
Festival di Bergamo che, per l'edizione in cui la città insieme
a Brescia è capitale della cultura, si contamina ed esce dal
teatro.
Il programma della manifestazione, che si terrà dal 16
novembre al 3 dicembre, infatti include due titoli donizettiani
rari - Il diluvio universale e Alfredo il Grande - La Lucia di
Lammermoor ma nella versione in francese, la farsa di Giovanni
Simone Mayr Il piccolo compositore di musica e anche un'opera
elettronica LU OperRave.
Sarà proprio quest'ultima nuova creazione, ispirata alla
Lucia, con la voce narrante di Miss Keta e David Blank e le
musiche di H.E.R. e ilromantico, ad aprire il festival al Bazar
Globe
La presentazione al pubblico del programma sarà, come da
tradizione, essa stessa uno spettacolo, la Donizetti Revolution
in programma il 5 maggio con il direttore artistico Francesco
Micheli e alcuni cantanti. E dopo tre anni di sosta a causa
della pandemia il 3 giugno tornerà la Donizetti night a portare
la musica in tutta la città.
Al teatro Donzetti andrà in scena il giorno dopo Il diluvio
universale, progetto firmato dal duo artistico Masdebo (a
conferma delle 'contaminazioni', in questo caso con la
collaborazione della Galleria d'arte moderna e contemporanea)
con sul podio il direttore musicale del festival Riccardo Frizza
e il coinvolgimento del coro dell'accademia della Scala con cui
continua la collaborazione. Al teatro Sociale il 18 novembre
debutterà Lucie di Lammermoor (coprodotta con Comunale di
Bologna) con la regia di Jacopo Spirei e la direzione del
giovane Pierre Dumoussanud. Domenica 19 novembre sul palco del
teatro Donizetti sarà la volta di Alfredo il Grande con la regia
di Stefano Simone Pintor e la direzione di Corrado Rovaris. La
farsa di Mayr andrà in scena fuori abbonamento il 2 dicembre,
una ulteriore tappa del progetto di Francesco Micheli con gli
allievi cantanti della Bottega Donizetti e del Politecnico delle
arti Donizetti-Carrara.
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