L'autorità britannica sulla
concorrenza e il mercato (Cma) ha aperto oggi un'inchiesta
amministrativa formale sul caro biglietti denunciato dai fan in
vista dei concerti degli Oasis in calendario l'anno prossimo nel
Regno Unito e in Irlanda sulla sulla scia del recente annuncio
della reunion dei fratelli Gallagher: inchiesta che mira a far
luce sul meccanismo d'incremento automatico dei biglietti da
parte di Ticketmaster, sito di vendita ufficiale online dei
tagliandi.
La numero uno della Cma, Sarah Cardell, ha spiegato che
l'authority vuole verificare se le informazioni date agli utenti
siano state chiare, tempestive e non fuorvianti e se sia stata
violata la legge sulla protezione dei consumatori. Non senza
incoraggiare i fan a collaborare all'inchiesta con le loro
testimonianze. "È importante - ha detto Cardell - che i fan
siano trattati in modo corretto (dai rivenditori), mentre è
chiaro che molte persone hanno avuto cattive esperienze" nei
tentativi di prenotazione dei biglietti degli Oasis e "siano
rimasti sorpresi dall'improvvisa impennata dei costi" registrata
in breve tempo fra la prenotazione e l'emissione dei tagliandi
online.
Gli stessi Liam e Noel Gallagher si sono detti preoccupati
nei giorni scorsi per le denunce sul caro biglietto, precisando
che la band non è coinvolta nella gestione delle vendite online.
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