Il Teatro Stabile di Catania
riapre i suoi spazi, ma per una mostra. Anche se non è ancora
possibile riprogrammare gli spettacoli in cartellone, la zona
gialla in Sicilia consente di dare avvio al progetto speciale
"Turi Ferro, un artista siciliano. Celebrazioni nei 100 anni
dalla nascita", che lungo i prossimi mesi si dispiegherà in una
serie di iniziative - mostre, seminari, spettacoli,
pubblicazioni, documentari - realizzate in collaborazione con il
Dipartimento di Scienze Umanistiche dell'Università di Catania,
con la Fondazione Domenico Sanfilippo editore, con l'Istituto di
Storia dello Spettacolo siciliano e la Fondazione Turi Ferro.
La mostra "Turi Ferro e il Teatro Stabile. Storia di un amore",
curata da Sarah Zappulla Muscarà e Enzo Zappulla, sarà la prima
tappa di questo lungo percorso: dal 1 marzo sarà aperta al
pubblico, seppur con ingressi regolati da turni contingentati
per fascia oraria e con prenotazione obbligatoria, così da
garantire il massimo rispetto delle norme imposte dall'emergenza
Covid19.
"Sono particolarmente felice che questa mostra dedicata a Turi
Ferro sia il primo appuntamento che ci consente di tornare a
incontrarci dal vivo nel nostro Teatro", commenta il direttore
Laura Sicignano. "C'è più di un motivo per cui il nostro tributo
a Turi Ferro - aggiunge - quest'anno non ha un intento solo
celebrativo. La figura di Turi Ferro è emersa nello scenario del
Dopoguerra italiano: lui stesso ha operato come artista in grado
di concorrere in quel momento alla ricostruzione del Paese. Oggi
noi ci ritroviamo ad attraversare una contingenza che ha molto a
che fare con quella fase: il Teatro condivide con tutta la
società la necessità di ripartire, ma anche la consapevolezza
che ri-partire significherà ri-costruire. Ecco che - sottolinea
Laura Sicignano - in questa prospettiva Turi Ferro ci è di
ispirazione".
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