"Il tentativo di far dialogare
una lingua musicale e pressoché perfetta come quella di Flaiano
con un altro linguaggio musicale, quello del contrabbasso".
L'attore, regista e sceneggiatore Fabrizio Bentivoglio parla
così della sua collaborazione con il musicista Ferruccio
Spinetti nello spettacolo 'Lettura clandestina - La solitudine
del satiro', omaggio a Ennio Flaiano concepito per il
cinquantenario della scomparsa dello scrittore e aforista di
origini abruzzesi, avvenuta nel 1972. Un testo ricavato
dall'antologia postuma che ha proprio come titolo 'La solitudine
del satiro'.
Proprio questo il nome che lo stesso Flaiano aveva dato a una
cartella in cui, pochi mesi prima di morire, aveva raccolto
alcuni articoli. "L'intento era quello - spiega Bentivoglio,
all'Aquila per tre appuntamenti della stagione del Teatro
stabile d'Abruzzo - di approntare un libro che potesse servire
per 'riuscire a sbrogliare il filo della nostra vita italiana,
capire perché in Italia la linea più breve tra due punti è
sempre l'arabesco' (usò queste parole in un'intervista
dell'aprile del 1972)".
"Scopo della messa in scena - riprende Bentivoglio - è poter
sbrogliare il filo della nostra vita italiana e arrivare a
capire meglio anche questa Italia di oggi, attraverso lo sguardo
di Flaiano degli anni Cinquanta". Primo approccio al testo ha
visto una selezione degli articoli. "Abbiamo deciso - sottolinea
Bentivoglio - di concentrarci su un articolo per annata, in un
arco temporale di pubblicazioni che dal '57 arriva proprio al
'72, 16 articoli in tutto. Ci tenevamo che emergesse un Flaiano
anche intimo e privato che parla agli italiani come un padre,
consapevole che pochi sono pronti ad ascoltare la sua lezione di
libertà". Un percorso anche musicale. "Il contrabbasso - rimarca
- riesce a dare i giusti accenti al testo".
Bentivoglio, in scena ieri sera, nel pomeriggio del 25
gennaio e la sera del 26 gennaio, si dice "felice di tornare
all'Aquila per assistere alla rinascita di una città che però
attende ancora un vero teatro perché la questione viene
rimandata di tre anni in tre anni".
L'attore ha concluso da qualche settimana le riprese del film
'Eterno visionario' di Michele Placido.
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