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Titizé, un sogno veneziano tra teatro, acrobazia e musica

Titizé, un sogno veneziano tra teatro, acrobazia e musica

In scena al Goldoni Venezia, debutto mondiale il 18 luglio

VENEZIA, 11 luglio 2024, 12:39

Redazione ANSA

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(di Roberto Nardi) L'acrobazia e il sogno. Il teatro, la commedia dell'arte, la clowneria. In scena lo sforzo fisico degli attori distesi sul piano del palcoscenico e le loro stesse azioni che diventano nello stesso momento corpi senza peso, fluttuanti, liberi nell'aria quasi fossero personaggi di Chagall, nella contemporanea proiezione su un grande schermo verticale posto accanto al loro agire terreno.
    Immagini colte dallo spettatore come se fosse lì presente nel loro compiersi e come se le vedesse su un muro di una casa veneziana. E' una micro-storia tutta lagunare con una fondamenta, un lampione, un giornale e un incontro. E' uno dei circa 18 "passaggi obbligati", come li definisce il regista Daniele Finzi Pasca, che comporranno "Titizé - A Venetian Dream".
    È ancora tempo di prove per lo spettacolo che debutterà in prima assoluta mondiale il 18 luglio prossimo al Teatro Goldoni, a Venezia, e che resterà in scena fino al 13 ottobre, nato da un'idea che ha unito il Teatro Stabile del Veneto-Teatro Nazionale e la Compagnia Finzi Pasca nella co-produzione, in partnership con la Compagnia Gli Ipocriti Melina Balsamo.
    L'opera si muove attorno a Venezia, all'acqua, alla presenza dell'uomo e vedrai in scena dieci interpreti, tra acrobati, attori e musicisti. Sul solco dell'attività internazionale della Compagnia, che ha base a Lugano (Svizzera) e in 40 anni ha realizzato 40 spettacoli, tra cui tre cerimonie olimpiche, due per il Cirque du Soleil e otto opere liriche, sul palco del Goldoni sarà presentato un lavoro che unisce teatro, acrobazie, musiche, dove la parola ha un ruolo quasi secondario. Marginale si potrebbe dire se non intervenisse come stretto dialetto per caricare di piacevole, simpatica ironia il tutto.
    "Titizé" altro non è che un intercalare veneziano per dire "tu sei", mentre "A Venetian Dream" è quel tocco internazionale - dopo le 53 recite in laguna lo spettacolo girerà il mondo per poi tornare a Venezia l'estate 2025 - per riassumere l'essenza di un'opera che si muove su più piani: onirico, evocativo, contemporaneo. Le musiche sono di Maria Bonzanigo, le di Hugo Gargiulo e i costumi di Giovanna Buzzi.
    In scena ci sono arlecchini, pulcinella usciti dai dipinti di Tiepolo, damigelle e damerini che danno vita ad acrobazie che sfidano la gravità, suoni che emergono dal tocco di dita su bicchieri d'acqua, bagnanti "assaltati" dai granchi blu.
    "Metteremo in scena - è detto nelle note di regia - il mondo dei Guitti che questa volta si presenteranno come abili prestidigitatori. Ci sarà Venezia con il suo splendore, le sue atmosfere, la sua poesia e i misteri che la abitano".
    E' una co-produzione che rientra nel progetto per accrescere l'immagine internazionale del Teatro Goldoni e che, nel contempo, a seguire le parole del regista, "immaginata per un pubblico che nelle notti estive veneziane avrà voglia di immergersi in un viaggio onirico".
   

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