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Cesare Bocci, in Israele energia unica, un'esperienza di vita

Cesare Bocci, in Israele energia unica, un'esperienza di vita

18/12 su Canale5 puntata speciale Viaggio nella Grande Bellezza

ROMA, 17 dicembre 2022, 19:38

di Marzia Apice

ANSACheck

- RIPRODUZIONE RISERVATA

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"Che si creda in un Dio oppure no, in Israele c'è un'energia particolare. Per me questo viaggio è stato prima di tutto un'esperienza di vita, un arricchimento, ma sento forte anche la responsabilità nei confronti del pubblico, che da sempre ci apprezza": racconta così Cesare Bocci all'ANSA il suo impegno umano e professionale per la puntata-evento "La Terra di Gerusalemme", realizzata per il programma "Viaggio nella Grande Bellezza" in vista del Natale e in onda domenica 18 dicembre in prima serata su Canale 5. "E' stato davvero un lavoro speciale, è la prima volta che per il programma andiamo all'estero e per me è anche la prima volta che vado in Israele, Paese crocevia di culture, religioni, popoli. Una terra che mi ha frastornato, così complessa dal punto vista politico, ma meravigliosa per storia, arte, architettura", prosegue il conduttore, in questi giorni impegnato a teatro con le prove de "Il figlio" di Florian Zeller, traduzione e regia Piero Maccarinelli, in scena da gennaio, e che il 29 dicembre sarà in prima serata su Rai1 con "Una scomoda eredità", film del ciclo "Purché finisca bene". "Mi hanno colpito le chiese cupe e la luce sconvolgente del deserto, e nel Santo Sepolcro il rincorrersi continuo di funzioni religiose, per cattolici, greci-ortodossi e armeni apostolici", racconta ancora Bocci, che per questa puntata (una produzione RTI, scritta da Raffaella Soleri, con la collaborazione di Silvia Ladisa e la consulenza editoriale di Marcello Fidanzio) girata a luglio scorso, aveva con sé come assistente la figlia Mia. "Nei luoghi sacri mi aspettavo il silenzio, come quello che c'è a San Pietro", prosegue l'attore, "invece il nostro modo di intendere la spiritualità lì non esiste: tutti pregano ma in libertà, al Muro del Pianto c'era chi piangeva, chi era più radicale e anche chi si faceva i selfie. Ma la potenza dei luoghi è incredibile". In questo viaggio di scoperta, anche umana, Gerusalemme, la città dorata, in bilico tra tradizione e modernità, santa per gli ebrei, i musulmani e i cristiani, rappresenta il fulcro e insieme l'emblema delle contraddizioni di una terra senza dubbio complessa, ma benedetta da una bellezza ineguagliabile. E di bellezza in questo itinerario speciale il pubblico ne vedrà tanta, in due ore di pura meraviglia e intelligente divulgazione: la Fortezza di Masada, Qumran e il Mar Morto; la Spianata delle Moschee, il Monte del Tempio e la Cupola della Roccia; il Santo Sepolcro, anche nella quiete della notte; la Grotta di Betlemme e la Galilea; il Muro Occidentale e il suo tunnel; la Città Vecchia e vicoli del Suk, tutti luoghi esaltati da tecniche di ripresa di ultima generazione, particolarmente efficaci per offrire punti di osservazione privilegiati e svelare scorci rari o inediti. C'è qualche posto che più le è rimasto impresso? "Il Santo Sepolcro, con il suo flusso enorme di persone, e il privilegio di esser potuti entrare nella piccolissima cripta, grazie all'intercessione di un guardiano greco-ortodosso", prosegue Bocci, "ovviamente il Muro del Pianto e la Spianata delle Moschee, luoghi incredibili, ma anche una scuola coranica nel centro città piena di bambini che ascoltavano la musica, dal Ballo del qua qua ai Maneskin". Dopo Perfetti sconosciuti su Rai3, come è stato tornare a lavorare con sua figlia, che stavolta è rimasta dietro le quinte? "Con lei mi trovo bene, l'esperienza a Rai3 è stata meravigliosa ma anche piena di preoccupazione per me perché Mia era alla sua prima volta. Volevo proteggerla ma lei si sa proteggere da sola, e mi ha sorpreso la sua preparazione. Ora dopo la laurea sta studiando per diventare attrice e chissà se ci incontreremo ancora", dice Bocci. I suoi prossimi progetti? "Il 19 gennaio debutteremo in prima nazionale al Teatro Goldoni di Venezia con Il figlio, parte della trilogia di Florian Zeller, con la regia di Maccarinelli. Poi dal 25 gennaio saremo al Parioli di Roma e proseguiremo il tour fino a marzo", spiega, "nei prossimi mesi sarò al cinema con il film Nina dei lupi, diretto da Antonio, che ho appena finito di girare, mentre il 29 dicembre sarò su Rai1 con Una scomoda eredità: recitano con me Euridice Axen e Chiara Francini e io parlerò con accento sardo, del resto il mio personaggio di chiama Lussurgiu e la fiction è ambientata a Carloforte".
   

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