EUGENIA ROMANELLI, 'MIA' (Castelvecchi, pag. 240, euro 17.50). E' nell'eleganza del non detto, che trasforma il racconto di una storia apparentemente brutale in qualcosa di completamente diverso, il fascino di questa nuova prova narrativa di Eugenia Romanelli, scrittrice che riesce sempre a mantenere un equilibrio unico tra la freddezza algida, aulica, dell'arte e l'emotività spinta fino al limite della perversione. Nel mezzo, in questo libro, c'è la raggiunta maturità di un'autrice che questa volta porta il lettore su e giù sulle montagne russe dei sentimenti più estremi, sorprendendolo ad ogni angolo perché nulla è mai come sembra. Facendolo cadere nella trappola dell'inganno con estrema capacità attrattiva, eppure portando contemporaneamente alla luce in forma di romanzo una serie di temi da trattato sociologico sulle delicatissime questioni etiche al centro della nostra vita quotidiana, della cronaca, della politica: il senso e l'identità della famiglia, e i rapporti uomo-donna.
E' difficile quindi parlare di 'Mia', perché raccontarne il contenuto sarebbe non soltanto semplice e controproducente spoiler ma proprio azione devastante rispetto a un libro che fa dell'epifania del diverso il suo nesso sostanziale. Apparentemente comunque si tratta di un thriller, e ne ha fin dal principio tutte le caratteristiche positive. Protagonista, in tutti i sensi, è una bambina di quattro anni, la Mia del titolo appunto, bellissima, sensibile, inconsapevole. Mia vive in una borghesissima Roma e ha due mamme, Valentine e Anna, diversissime tra loro ma entrambe molto impegnate sul lavoro e quindi necessariamente distanti. La prima, dalla sessualità indistinta, emana fascino da vendere. La seconda ancora più impegnata di lei e dal carattere decisamente algido. La bambina, che passa molto tempo con una baby-sitter un po' troppo distratta, viene avvicinata da un uomo che nutre nei suoi confronti sentimenti forti. Lui è Xavier, viene da Malaga dove ha lasciato senza spiegazioni la moglie e il lavoro. La moglie, Luisa - a cui lo lega un rapporto solido e controverso costruito in anni di amore senza regole - lo cerca ovunque, non si dà per vinta e, indagando, scopre uno dopo l'altro una serie di misteri nella vita di Xavier che fanno venire alla luce un uomo che non conosceva, pur condividendo con lui la vita da molti anni. Ed anche un trauma, forse, una macchia nera.
L'ammiratore segreto compare dal primo secondo, con la macchina fotografica in mano, occhio che serve a prendere la distanze e insieme a non perdere nessun dettaglio. Fotografa la bambina di nascosto e cerca di avvicinarla ogni volta e in ogni occasione, riuscendo a stringere con lei un rapporto di complicità sincero, facendo breccia nelle sue infantili debolezze. Lei ha del resto quattro anni e manifesta il suo disagio balbettando. Non ha il coraggio di rivelare il suo segreto alle mamme. Ma quale sarà il segreto? Se ne parla a Roma, mercoledì 29 maggio alle ore 18:00 alla Libreria Mondadori Bookstore di Piazza Cola di Rienzo. E i personaggi prenderanno corpo nelle letture di Margherita Buy e Nadia Perciabosco.
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