(di Mauretta Capuano)
SAMANTHA WALTON, LUOGHI PER GUARIRE
(PONTE ALLE GRAZIE, PP 353, EURO 20,00). I luoghi liberi e
selvaggi, i paesaggi letterari, la poesia bucolica, le sottili
influenze che piante, animali e condizioni atmosferiche hanno
sulle nostre emozioni. La poetessa Samantha Walton, che insegna
letteratura della crisi climatica alla Bath Spa University ed è
educatrice ambientale, ci fa compiere un viaggio alla ricerca
del vero significato della terapia della natura nel libro
'Luoghi per guarire' pubblicato da Ponte alle Grazie nella
traduzione di Alessandro Peroni.
E' un saggio ricco di riferimenti letterari e nuovi studi
scientifici, che non ha nulla a che vedere con i manuali new
age. Partendo dall'idea, non certo nuova, che la natura abbia
virtù curative, la Walton, che vive a Bristol, indaga sulla
recente esplosione di interesse per le terapie della natura che
"fa pensare - dice - che la scienza si sia messa in pari con i
vecchi racconti, o che alla fine abbia trovato le prove di
quello che un tempo era considerato naturale e scontato". Ma nel
mondo del cambiamento climatico che significato può assumere il
potere curativo della natura? Sono tanti gli interrogativi che
l'autrice solleva soffermandosi anche sugli ultimi ritrovati
della tecnologia.
Con la forza del ricercatore che verifica di persona la Walton
ci porta nelle foresta, in montagna, nel parco, in fattoria per
esplorare gli effetti benefici che hanno sul nostro corpo e
sulla nostra mente. Così il giardino è una cura per la
solitudine, la foresta un abbraccio con l'oscurità, la fattoria
rappresenta il lavoro felice mentre il parco è una piccola
macchina del benessere.
Il libro si apre con un capitolo dedicato all'acqua, "un mezzo
di trasformazione", e arriva alla natura virtuale che lancia
segnali e ai luoghi perduti. La Walton approfondisce anche i
danni psicologi e gli effetti collaterali dello sconvolgimento
climatico e colpisce senza mezzi termini l'approccio glamour del
movimento wellness che "ha rapidamente sfruttato la rinascita
della terapia della natura".
"La verità è che nessuno può comprare la felicità o vendere il
contatto con la natura, e le promesse della cultura del
benessere producono più danni che benefici" dice. "Giocando con
le nostre ansie, il wellness può diventare un altro bastone con
cui percuoterci, un modo di trasformare il benessere in un'arma
accusando le persone di non essere sane o felici come
dovrebbero" spiega.
Molte delle cose raccontate si possono più facilmente
sperimentare in questi giorni di vacanze estive passeggiando in
un bosco, immergendosi nel verde di un prato o nell'azzurro del
mare. Come diceva il biologo americano E.O. Wilson, citato nel
libro, "la natura è la chiave della nostra soddisfazione
estetica, intellettuale, cognitiva e persino spirituale". Senza
dimenticare comunque la portata dei fenomeni metereologici
anomali a cui stiamo assistendo.
Ma la vera chiave del rapporto tra esseri umani e natura sta nel
coinvolgimento, nell'essere consapevoli di essere parte di una
rete, di un unico organismo vivente, per cui ogni evento è parte
di noi così quando perdiamo un paesaggio o una specie animale,
perdiamo una parte di noi stessi.
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