La fiducia dei consumatori a marzo segna un balzo, raggiungendo quota 101,7. Lo rileva l'Istat. E'il primo dato sul clima tra i consumatori dopo l'insediamento del governo Renzi. E' il valore più alto da giugno 2011, ovvero 33 mesi, anche se l'Istituto avverte la difficoltà di confronti sul lungo periodo.
L'Istat, infatti, ricorda come a giugno dello scorso anno ci sia stata un'interruzione nelle serie storiche, dovuta alle innovazioni introdotte nell'indagine. Comunque solo a febbraio l'indice era a 97,7. E non superava la fatidica 'soglia 100' da settembre del 2013. Lo scatto in avanti si è consumato nelle prime due settimane del mese, visto che la rilevazione sul clima di fiducia, come sempre, si ferma intorno ai primi quindici giorni.
La forte crescita dell'ottimismo tra i consumatori a marzo è dovuta soprattutto al miglioramento del clima economico, con l'indice salito di 10,7 punti (a 107,6 da 96,9). L'Istat spiega che questa impennata risente del rasserenamento dei giudizi e, soprattutto, delle attese sulla situazione economica del Paese e sul fronte occupazione.
Commercio al palo - Risultano ancora in stallo le vendite al dettaglio, che a gennaio segnano una 'crescita zero' rispetto a dicembre, mentre scendono dello 0,9% nel confronto annuo, comparto alimentare incluso. E se volano i discount, che segnano un balzo del 3,1% su base annua, sono sempre più in affanno i piccoli negozi e le botteghe di quartiere che perdono il 2,5%.
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