Alitalia ha convocato i sindacati per domani mattina a Fiumicino per esaminare la procedura di mobilità. Domani scadono infatti i cinque giorni entro i quali va chiusa la procedura. Dopodiché la procedura passa al Ministero del lavoro.
Prima assemblea spontanea dei lavoratori Alitalia all'aeroporto di Fiumicino prima dell' accordo definitivo tra la compagnia ed Etihad. Si è svolta questa mattina in uno dei settori operativi del carico e scarico bagagli ed ha visto la presenza di oltre un centinaio di lavoratori dello stesso settore, molti dei quali si sentono a rischio occupazionale.
Al centro del confronto le preoccupazioni e la ''scure'' degli esuberi: ''Vogliamo far sentire la nostra voce, siamo in agitazione - ha riferito Marco, un addetto tecnico - Sulla base di quali criteri avverranno le scelte sugli esuberi? Il nostro è un settore operativo, tutti i giorni ci chiedono e si fanno straordinari, di conseguenza il lavoro c'è e quindi perché penalizzarci? Ci risulta che, nel settore scarico bagagli e nei terzi livelli ad esso collegati, siano a rischio mobilità 150 persone. Perché devono pagare questi lavoratori? Nessuno deve perdere il proprio posto di lavoro, è necessario siano trovate delle soluzioni e per questo chiediamo un confronto con l'azienda''. ''Quello che arriva dai lavoratori è un grido di disperazione - commenta Paolo Pagnotta, segretario territoriale della Cgil - pari ad un appello per cercare insieme, almeno con chi è disponibile, di proporre percorsi per tentare quantomeno di minimizzare l'impatto derivato dalla situazione. Come Cgil continuiamo nel nostro percorso di informazione convocando a Fiumicino per mercoledì prossimo due assemblee informative ai lavoratori, sulla fase applicativa dell'accordo, una dalle 10 alle 12 e poi dalle 16 alle 18. Giovedì ce ne sarà una dalle 11 alle 13 a Magliana''. Non è da escludere che, nei prossimi giorni, allo scalo romano, ci possano essere altre assemblee di lavoratori o altre iniziative sindacali.
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