"Il Governo abbia il coraggio di mettersi dalla parte dei più deboli perché stare dalla parte dei più forti è facile". È quanto afferma il segretario generale della Cgil Susanna Camusso rispondendo alla domanda se non avesse imbarazzo a rapportarsi con un governo che ascolta i grandi finanzieri come Davide Serra. ''Non abbiamo il problema - afferma - di coloro con i quali si confronta il presidente del Consiglio, che è un uomo libero in un paese libero". Secondo Camusso "il problema è il lavoro che fa".
Il presidente del Consiglio, infatti, secondo la leader della Cgil, dovrebbe domandare dov'era il sistema delle imprese quando doveva creare investimenti e invece ha tratto profitti dalla finanza''. Secondo Camusso ''le riforme si possono fare attraverso la tassazione della grande ricchezza e la lotta all'evasione fiscale, si possono fare contro la precarietà e con il rispetto dei diritti''.
Susanna Camusso non replica a domande su una possibile scissione del Pd sui temi del lavoro e sottolinea "l'orgogliosa autonomia della nostra organizzazione". La leader della Cgil aggiunge che il suo sindacato "si rapporta con tutta la politica e non determina cambiamenti e movimenti nello schieramento politico".
Il presidente del Consiglio, aggiunge la sindacalista, ''non sa di che cosa parla'' quando dice che ''il posto fisso non c'è più''. "Non abbiamo mai posto una questione che avesse queste caratteristiche e non si può da un lato sostenere che la strada è il contratto a tutele crescenti per favorire il rapporto di lavoro a tempo indeterminato e poi sostenere che l'articolo 18 sarebbe il posto fisso".
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