/ricerca/ansait/search.shtml?tag=
Mostra meno

Se hai scelto di non accettare i cookie di profilazione e tracciamento, puoi aderire all’abbonamento "Consentless" a un costo molto accessibile, oppure scegliere un altro abbonamento per accedere ad ANSA.it.

Ti invitiamo a leggere le Condizioni Generali di Servizio, la Cookie Policy e l'Informativa Privacy.

Puoi leggere tutti i titoli di ANSA.it
e 10 contenuti ogni 30 giorni
a €16,99/anno

  • Servizio equivalente a quello accessibile prestando il consenso ai cookie di profilazione pubblicitaria e tracciamento
  • Durata annuale (senza rinnovo automatico)
  • Un pop-up ti avvertirà che hai raggiunto i contenuti consentiti in 30 giorni (potrai continuare a vedere tutti i titoli del sito, ma per aprire altri contenuti dovrai attendere il successivo periodo di 30 giorni)
  • Pubblicità presente ma non profilata o gestibile mediante il pannello delle preferenze
  • Iscrizione alle Newsletter tematiche curate dalle redazioni ANSA.


Per accedere senza limiti a tutti i contenuti di ANSA.it

Scegli il piano di abbonamento più adatto alle tue esigenze.

E' deflazione per famiglie 'più povere' a fine 2014

E' deflazione per famiglie 'più povere' a fine 2014

Istat, in 4/o trimestre per più ricche prezzi sopra lo zero

ROMA, 23 gennaio 2015, 14:36

Redazione ANSA

ANSACheck

E ' deflazione per famiglie 'più povere ' - RIPRODUZIONE RISERVATA

E ' deflazione per famiglie  'più povere ' - RIPRODUZIONE RISERVATA
E ' deflazione per famiglie 'più povere ' - RIPRODUZIONE RISERVATA

Nel quarto trimestre del 2014 per le famiglie con una spesa media mensile più bassa, con tutta probabilità le più povere, l'Istat registra prezzi negativi, quindi in deflazione (-0,2%). Per i nuclei che invece hanno i livelli più elevati di acquisto, i più benestanti, l'indice è risultato positivo (+0,3%).

Stesso discorso vale per la media del 2014: per chi mette meno spesso mano al portafoglio l'inflazione è risultata pari a zero, contro un +0,4% per quelle con i livelli di acquisto più elevati, fa sapere sempre l'Istituto di statistica nel report 'La misura dell'inflazione per classi di spesa delle famiglie'. Il rallentamento rispetto al 2013 (nel complesso si è passati dal +1,3% al +0,2%) è stato netto e ha toccato tutte le famiglie (divise in cinque fasce), ma la frenata, spiega l'Istat, è stata "più marcata" per quanti hanno flussi in uscita più esigui (da +1,3% a una variazione nulla), rispetto a coloro con più possibilità economiche (da +1,2% a +0,4%). C'è una motivazione: l'anno scorso la discesa dai prezzi ha interessato soprattutto l'energia, quindi i carburanti, e gli alimentari, capitoli che, sottolinea l'Istat, hanno un'incidenza sul bilancio delle famiglie con minore capacità di spesa "più che doppia" a confronto con quelle che effettuano gli acquisti più massicci.

Saldo ultimi 9anni, +22% su 'poveri', +18% 'ricchi' - Sono "le famiglie con minore capacità di spesa a beneficiare maggiormente del rallentamento dell'inflazione, diversamente da quanto si verifica nelle fasi di accelerazione" dei prezzi. Così l'Istat, che spiega: nel periodo tra il 2005 e il 2014, con 5 anni su 9 con inflazione pari o superiore al 2%, l'indice per le famiglie con la spesa media più bassa, le più povere, è aumentato del 21,8%, a fronte del 18,2% registrato per le quelle con la spesa più alta, le più ricche.
   

Riproduzione riservata © Copyright ANSA

Da non perdere

Condividi

Guarda anche

O utilizza