Nuovo record per il debito pubblico italiano che in valore assoluto - secondo Bankitalia - ha toccato a maggio i 2.218,2 miliardi. Il debito è cresciuto in un solo mese di 23,4 miliardi, oltre il fabbisogno (4,3 mld) per un aumento delle disponibilità liquide del Tesoro, ma anche per il calo dell'euro e le condizioni di mercato sui bond (indicizzazioni ed emissioni).
L'incremento del debito - spiega la Banca d'Italia - è stato superiore al fabbisogno del mese (4,3 miliardi) principalmente per l'aumento di 17,8 miliardi delle disponibilità liquide del Tesoro (a fine maggio pari a 100,9 miliardi; 92,3 a maggio del 2014). Valgono poi 1,3 miliardi tre diverse poste dovute all'andamento dei mercati: la rivalutazione dei titoli indicizzati all'inflazione, il deprezzamento dell'euro e l'emissione di titoli sopra la pari (cioè con un valore di collocamento superiore all'importo nominale finale). Con riferimento ai sottosettori, il debito delle Amministrazioni centrali è aumentato di 22,9 miliardi, quello delle Amministrazioni locali di 0,5 miliardi; il debito degli Enti di previdenza è rimasto sostanzialmente invariato.
Debito cresciuto del 3,9% da inizio anno - Il debito pubblico italiano è cresciuto di 83,3 miliardi, pari al 3,9%, dall'inizio dell'anno. E' quanto possibile calcolare dai dati contenuti nel supplemento Finanza Pubblica al bollettino Statistico della Banca d'Italia. Il debito era a quota 2.134,9 miliardi a fine 2014 e raggiunge i 2.218,2 miliardi alla fine di maggio 2015.
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