Arriva l'alta stagione e i vacanzieri si trovano a pagare prezzi sempre più alti, al mare come in montagna e nelle città d'arte. A luglio l'inflazione registrata dall'Istat è stabile allo 0,2%, infatti, ma i rincari sono ben più alti per chi va in ferie e trova i servizi di trasporto più cari dello 0,7% rispetto estate scorsa e i servizi ricettivi e di ristorazione più costosi dell'1,3%. Più in dettaglio, le camere di alberghi, motel e pensioni costano l'1,3% in più che a luglio 2014 e gli alloggi in villaggi vacanze, campeggi e ostelli il 2,7% in più. Al contrario, i pacchetti vacanze vedono un calo dei prezzi medi dello 0,3% rispetto all'anno scorso. Chi è andato in vacanza a giugno e ha deciso di campeggiare ha risparmiato molto: i prezzi erano più bassi di quasi un quarto (-22,4%).
Erano più convenienti anche i pacchetti vacanze, che costavano il 9,9% in meno, mentre per gli alberghi tradizionali bisognava pagare il 3,4% in più. Tra i mezzi di trasporto, i rincari maggiori a luglio riguardano i traghetti, che crescono del 5,9% rispetto all'estate 2014 e del 16,8% rispetto a giugno. Sono ben più costosi anche i biglietti aerei, per i quali bisogna pagare il 4,7% in più di dodici mesi fa e il 20,6% in più che a giugno. Mentre per viaggiare in treno si paga meno di un anno fa (-1,8%) e poco di più che il mese scorso (+0,6%). Chi è rimasto a casa, si può consolare con la maggiore convenienza che l'estate porta negli acquisti quotidiani: riempire il carrello della spesa a luglio costa lo 0,9% in meno rispetto a giugno e i risparmi raggiungono l'8,2% per la frutta fresca e il 7,3% per i vegetali freschi. Qualche affare può arrivare anche dai saldi di fine stagione che portano a prezzi dell'abbigliamento meno cari in media del 21,1%.
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