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La paura domina Davos, Fmi: all'orizzonte più rischi del previsto

La paura domina Davos, Fmi: all'orizzonte più rischi del previsto

Al via il Forum economico mondiale: petrolio, Cina e Russia nel mirino

20 gennaio 2016, 19:00

Redazione ANSA

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Christine Lagarde © ANSA/AP

Christine Lagarde © ANSA/AP
Christine Lagarde © ANSA/AP

L'economia globale vede dei "rischi all'orizzonte maggiori del previsto". Lo ha detto il direttore generale del Fondo monetario internazionale, Christine Lagarde, a margine dei lavori del Forum economico mondiale. 

Nobel Spence, volatilità forse preludio nuova crisi  - La Bce "ha già fatto bene, e abbastanza. Andare oltre sarebbe pericoloso. Ora tocca andare avanti negli investimenti, nelle riforme strutturali e in altre politiche per fare la crescita". A dirlo, mentre le borse europee vanno a picco e alla vigilia del consiglio Bce, è il premio Nobel all'economia 2011 Michael Spence, intervistato a margine dei lavori del Wef. A suo giudizio, l'andamento dei mercati e' dovuto in particolare "ad una forte volatilità", tenendo presente che "volatilità e speculazione sono molto legati". E' all'orizzonte una nuova crisi globale? "Per ora ci troviamo solo di fronte ad una forte volatilità dei mercati, ma alla lunga è possibile - risponde - perché avere per lungo tempo una situazione con tassi così bassi può essere pericoloso e insostenibile".

Serra, tempesta perfetta su banche ma autorità dormono  - Sulle banche italiane "c'è una tempesta perfetta di panico. Il problema è che le autorità stanno dormendo". Lo dice Davide Serra, finanziere a capo del fondo londinese Algebris, secondo cui Bankitalia, Consob e Tesoro devono capire che non si può correre il rischio che le famiglie siano prese dal panico quando non c'è motivo di panico. Devono intervenire per ricreare fiducia". Serra vede il crollo dei titoli bancari come "una reazione eccessiva dei mercati che deriva in parte dall'instabilità globale, ma anche dal panico a livello dei piccoli investitori dopo l'intervento sulle quattro piccole banche a novembre", ma rispetto ad allora "c'e' una differenza dal giorno alla notte: adesso il mercato pensa che tutte le banche in Italia possono fare la fine di queste quattro banche. E' follia, non succederà Nemmeno a Mps".

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