Il mercato scommette sulle Banche centrali, dopo lo shock della Brexit gli indici in Europa risalgono sulle attese di nuove misure di stimolo per contenere l'impatto della decisione della Gran Bretagna di lasciare l'Unione europea. L'indice Stoxx Europe 600 sale dell'1,4 per cento. Le banche e i minerari sono tra i migliori interpreti di questo rimbalzo. Londra sale dell'1,58%, Parigi dell'1,14%, Francoforte dello 0,83% e Madrid dell'1,5 per cento.
Piazza Affari accelera e il Ftse Mib arriva a guadagnare il 2,03% a 15.920 punti. Si risveglia Telecom (+4,7%) e continuano a correre le banche. In luce anche Mediobanca (+5%), oltre al Banco Popolare (+4,4%), Unicredit (+3,89%) e Intesa Sanpaolo (+3,7%). Sempre debole Luxottica (-3,07%).
Spread Btp-Bund a 147 punti - Lo spread tra Btp e Bund si stringe a 147,4 punti base. Il rendimento del Btp è sceso all'1,361.
Sterlina in ripresa, euro a 1,1069 dollari - La sterlina prosegue il suo recupero dopo i crolli successivi al voto sulla Brexit. La divisa britannica viene scambiata a 1,3363 dollari (e a 1,205 euro) dopo che lunedì era scesa a quota 1,31, toccando i minimi da oltre 30 anni. L'euro è invece poco mosso nei confronti del dollaro, a 1,1069 e passa di mano a 113,24 yen.
Petrolio: in rialzo 48,23 dollari al barile - Petrolio in rialzo sui mercati internazionali, per la seconda seduta consecutiva. Il greggio Wti guadagna lo 0,79% a quota 48,23 dollari al barile. In rialzo anche il Brent che si è apprezzato dello 0,68% a quota 48,91 dollari al barile.
Asia in rialzo, si allenta tensione Brexit - Seduta positiva per le borse asiatiche. Un rally globale, sulle attese di nuove misure di politica monetaria per limitare le ricadute economiche della Brexit, hanno spinto l'indice MSCI Asia Pacific in rialzo dell'1,3 per cento. Tokyo ha guadagnato l'1,59%, Hong Kong sale dello 0,95 per cento.
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