"Penso, spero e credo che Mps come le banche venete e Banca Carige e le altre possano avere un futuro". Lo ha detto il premier Matteo Renzi in aula alla Camera, aggiungendo che l'obiettivo del governo "è che nessun
risparmiatore perda i propri denari in futuro".
Il presidente del Consiglio ha ricordato che "i correntisti sono stati salvati tutti e gli amministratori sanzionati", aggiungendo che "le regole europee hanno permesso ad alcuni paesi di intervenire e salvare le banche come ad esempio in Germania, mentre voi vi siete occupati di salvare altre cose e altre persone". Ha quindi sottolineato che "le banche popolari sono state cambiate da questo governo e Parlamento dopo che per 17 anni era stata perduta l'occasione. Il provvedimento era stato scritto nel 1998 dall'allora ministro del Tesoro Carlo Azeglio Ciampi e da Mario Draghi". Quella riforma "non passò per il voto negativo in Parlamento". Invece "la nostra norma ha cambiato il destino delle Banche popolari".
Renzi ha poi replicato alle accuse della lega evidenziando che "Carrai non ha alcun ruolo" nella vicenda Mps. "Gli scandali delle banche in questo Paese sono stati autenticamente vergognosi - ha proseguito - Noi lo abbiamo detto senza guardare in faccia nessuno, neanche la nostra parte politica che non è stata immune da critiche. Sarebbe stata onorevole da parte di Fedriga la stessa critica non solo verso le banche della Lega ma anche delle banche del Nord Est, dove un intreccio tra amministratori e management ha permesso di avere in quell'area la più grave crisi bancaria che grazie alla moral suasion del nostro governo è stata affrontata almeno parzialmente con il Fondo Atlante".
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