Il Parlamento approva la risoluzione di maggioranza sul Def che chiede al governo a innalzare, già nel Documento di bilancio da inviare all'Ue il deficit per il 2017 fino a un massimo dello 0,4% per affrontare le emergenze di territorio, patrimonio abitativo e scuole.
Alzare fin da subito l'asticella del deficit, senza aspettare l'iter della legge di Bilancio. La maggioranza, con le risoluzioni al Def approvate da Camera e Senato che autorizzano il governo ad arrivare fino al 2,4%, va in pressing sul governo perché si arrivi subito a definire un indebitamento maggiore rispetto a quello indicato nella nota di aggiornamento, in modo da avere più risorse da mettere subito al servizio della crescita. Un 'assist' all'esecutivo che, secondo diverse fonti, potrebbe presentare sabato una manovra che porta il deficit più in alto del 2% programmatico indicato nella nota, probabilmente al 2,2%. Un margine maggiore che libererebbe circa 3 miliardi e mezzo da impegnare per coprire le misure espansive in cantiere, e in particolare quelle sulla messa in sicurezza del territorio per le quali si sono evocate le "circostanze eccezionali" previste dalle regole europee. E della necessità di un "piano per il rischio sismico" ha parlato anche il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, auspicando, davanti alla platea dell'Anci, che con la manovra si arrivi a un quadro finanziario, e di regole, certo per i Comuni.
Il Parlamento, si legge nella risoluzione, "impegna il Governo a valutare l'opportunità di innalzare, già nel Documento programmatico di bilancio da inviare" all'Ue "l'obiettivo di indebitamento netto per il 2017 fino a un massimo dello 0,4% del Pil al fine di approntare strumenti anche eccezionali per mettere in sicurezza territorio, patrimonio abitativo, infrastrutture scolastiche e affrontare il fenomeno migratorio, ferma restando una valutazione prudenziale della crescita del Pil".
Mattarella, auspico quadro certezze finanziarie - "In questa assemblea ponete questioni di rilievo, che interpelleranno le scelte della prossima Legge di Stabilità . Non è mio compito entrare nel merito delle proposte, ma condivido con voi l'impegno e l'auspicio che si giunga presto a un quadro di certezze finanziarie e a una semplificazione amministrativa e contabile, in modo che tanti Comuni riescano finalmente a uscire da una condizione di permanente precarietà e programmare con maggiore serenità le loro scelte al servizio dei cittadini". Così il capo dello Stato Sergio Mattarella dall'assemblea dell'Anci.