I sindacati Cgil, Cisl e Uil hanno firmato l'accordo sul nuovo modello contrattuale nel terziario con Confcommercio. L'accordo parte dall'intesa per stabilire criteri di misurazione della rappresentanza non solo per le organizzazioni sindacali, ma anche per la parte datoriale. Il contratto nazionale rimane centrale ed è affiancato dal contratto aziendale o territoriale che può in parte modificarlo.
Non ci sono automatismi per gli aumenti, ma si fa riferimento agli andamenti dei settori e ai risultati della trattativa.
"Abbiamo sempre sostenuto che la materia della contrattazione dovesse essere lasciata all'autonomia delle parti sociali, le sole in grado di trovare quegli equilibri che giustificano un accordo, anche perché siamo convinti che non sia più il tempo di un solo modello contrattuale per tutti i settori". Coì il presidente di Confcommercio, Carlo Sangalli, ha commentato la firma dell'accordo.
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