L'inflazione frena ancora. A ottobre, infatti, la crescita annua dei prezzi al consumo si ferma all'1,0%, dall'1,1% di settembre. Lo rileva l'Istat nelle stime preliminari, parlando di un "lieve rallentamento", che ci riporta sui valori di inizio anno. L'Istituto fa inoltre sapere che su base mensile il tasso scende dello 0,2%. Sul dato di ottobre, spiega l'Istat, incide il forte ribasso registrato per l'istruzione universitaria, grazie all'introduzione, decisa della scorsa manovra, di una 'no tax area' e di una 'low tax area'. Crescono invece i prezzi del cosiddetto 'carrello della spesa'. L'Istat stima, infatti, un rincaro a ottobre per i beni alimentari, per la cura della casa e della persona, che aumentano dello 0,7% su base mensile e dell'1,7% su base annua (da +1,1% di settembre).
Ad ottobre a fare la differenza a livello di prezzi è l'istruzione universitaria, con ribassi del 39,3% sia su base mensile che annua. Lo rileva l'Istat, spiegando che è una conseguenza "dell'entrata in vigore delle nuove norme sulla contribuzione studentesca universitaria". Regole che sull' "esonero dal pagamento del contributo onnicomprensivo annuale per gli studenti che appartengono a un nucleo familiare con Isee fino a 13.000 euro e l'esonero parziale per alcune categorie di studenti che appartengono a un nucleo il cui Isee è tra 13.001 e 30.000 euro".
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