Al Mobile World Congress di
Barcellona, Huawei lancia la rivoluzione dello smartphone. Il
colosso cinese abbraccia la nuova forma del pieghevole con il
Mate X, un dispositivo che si apre a falco: i due schermi sulla
parte anteriore e posteriore si uniscono per ampliare la
superficie a disposizione di lavoro e intrattenimento. In più è
5G, cioè compatibile con le nuove reti cellulari in fase di
sviluppo.
Il dispositivo non sacrifica le dimensioni e l'usabilità
dello smartphone: ha uno schermo primario da 6,6 pollici e uno
secondario da 6,4 pollici, che si aprono con un meccanismo fatto
da un centinaio di componenti, per dare una superficie quasi
quadrata da 8 pollici e uno spessore, da chiuso, di appena 11
millimetri contro i 17 mm di altri prodotti. L'innovazione è
elevata, così come il prezzo: arriverà nel quarto trimestre a
2.300 euro.
Huawei è reduce da un 2018 complesso per il boicottaggio Usa
nelle apparecchiature di tlc, ma fortunato per quanto riguarda
gli smartphone. In mercato globale stagnante, la compagnia di
Shenzhen ha messo a segno un +30% nelle vendite, consolidando il
terzo posto mondiale dietro Samsung e a un'incollatura da Apple.
A differenza delle conterranee Oppo e Xiaomi, che puntano
sull'alleanza con l'americana Qualcomm, Huawei ha sviluppato in
casa le sue componenti. Lo evidenzia con soddisfazione Richard
Yu, Ceo di Huawei Business Group, parlando il modem 5G Balong
5000, "il più veloce al mondo", che sul mate X si abbina al
processore Kirin 980 con intelligenza artificiale.
Oltre al pieghevole, Yu svela il MateBook X Pro, portatile
top di gamma con un corpo unico in metallo, sottilissimo e in
competizione diretta con il MacBook Pro di Apple.
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