Lo spread tra Btp e Bund rallenta e torna sotto la soglia dei 250 punti base, a 248. Il rendimento del decennale italiano è al 2,48%.
Le Borse europee proseguono in rialzo in attesa degli esiti del meeting dell'Fmi e dopo i dati in calo sulla produzione industriale dell'eurozona. Milano (+0,3%) è fanalino di coda tra i listini del Vecchio continente. L'euro continua ad apprezzarsi sul dollaro a 1,1313 a Londra. L'indice d'area stoxx 600 guadagna lo 0,1%. Bene Francoforte (+0,6%), Londra (+0,5%) e Parigi (+0,4%). A Piazza Affari prosegue la corsa del Creval (+2,5%), dopo il rating di Moodys, Pirelli (+3%) e la Juventus (+2,4%). In positivo anche Saipem (+0,7%), dopo le indiscrezioni di stampa sull'ipotesi di un accordo con Gazprom. Rimbalza Prysmian (+2,3%), dopo la performance negativa di ieri a seguito dell'annuncio di un impatto del blocco di WesternLink sui conti del gruppo. Migliorano le banche con Unicredit (+0,4%), dopo la cessione di un portafoglio di Npl, Intesa (+0,7%), Ubi (+0,5%) e Bper (+0,3%). Seduta in calo per Mps (-1,4%) e Tim (-0,8%).
La Cina segna a marzo un surplus commerciale di 32,64 miliardi di dollari, con un forte rimbalzo sui 4,08 miliardi di febbraio e sulle attese degli analisti di 7,05 miliardi: secondo i dati dell'Amministrazione delle Dogane, l'export sale del 14,2% annuo (dopo il tonfo rivisto di -20,8% a febbraio e le stime della vigilia di +7,3%), mentre l'import è in calo del 7,6% (quarta contrazione mensile di fila), peggio sia del -5,2% di febbraio e del -1,3% previsto dai mercati.
Il surplus commerciale della Cina verso gli Usa, il primo partner per interscambio, si è attestato a marzo a 20,5 miliardi di dollari, in aumento rispetto ai 14,72 miliardi di febbraio. In base ai dati dell'Amministrazione delle Dogane, nel primo trimestre del 2019 l'avanzo commerciale cinese sugli Stati Uniti, con la tregua della guerra dei dazi, si è attestato a 62,66 miliardi.
L'offerta per il collocamento di Nexi ha ricevuto richieste per 5,4 miliardi di euro da più di 340 investitori da tutto il mondo. Il prezzo è stato fissato a 9 euro per un enterprise value totale di 7,3 miliardi e il flottante in Borsa sarà il 35,6% per un valore di 2 miliardi. Si tratta al momento della maggior Ipo del 2019 non solo in Europa ma anche a livello mondiale. L'inizio delle negoziazioni a Piazza Affari è in programma martedì 16 aprile.
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