Aumentano di poco più di 20 mila le domande accolte nell'arco di un mese per il Reddito o la Pensione di cittadinanza, che all'inizio di ottobre raggiungono nel complesso quota 982 mila (dalle circa 960 mila di inizio settembre). Ma allo stesso tempo, da aprile scorso in poi, 39 mila nuclei hanno perso il diritto a beneficiarne, per motivi diversi. E' l'ultima fotografia aggiornata all'8 ottobre e scattata dall'Istituto di previdenza. Al netto delle domande decadute, quindi sono 943 mila i nuclei che oggi percepiscono Reddito o Pensione di cittadinanza, con quasi 2,3 milioni di persone coinvolte ed un importo medio di 482 euro al mese a famiglia. Nel complesso si sono spesi finora circa 2,4 miliardi ed è probabile che a fine anno, in assenza di una nuova corsa al beneficio, non si arrivi a spenderne quattro con risparmi rispetto alle risorse stanziate (5,6 miliardi per quest'anno) che dovrebbero superare largamente il miliardo e mezzo. Finora si era sempre parlato di un miliardo di risparmi per l'anno.
La misura, per cui si può fare domanda dal 6 marzo scorso, si conferma prevalente nelle regioni del Sud e nelle Isole (dove coinvolge quasi 1,5 milioni di persone), con Campania e Sicilia in testa, seguite da Lazio e Puglia. Nel complesso, alla data dell'8 ottobre, 1,5 milioni di nuclei ha presentato all'Inps una domanda di Reddito o Pensione di cittadinanza (riconosciuta a chi ha 67 anni o più): quelle che hanno ricevuto semaforo verde sono appunto 982 mila, 126 mila sono invece in lavorazione e 415 mila respinte o cancellate. Togliendo le 39 mila 'revocate' (per diversi motivi, dal 5% che vi ha rinunciato al 48% per il quale sono cambiate la composizione e la situazione economica), restano 943 mila nuclei che ne beneficiano: nello specifico 825 mila percepiscono il Reddito, con 2,28 milioni di persone coinvolte, e 118 mila la Pensione di cittadinanza, con 134 mila persone coinvolte.
Per quanto riguarda gli importi: la media mensile risulta pari a 482,36 euro. Naturalmente l'importo varia in base alle diverse componenti: e il più alto, 613 euro mensili, risulta quello percepito dai beneficiari del Reddito con a carico un mutuo; quello più basso, 212 euro, da chi ha una Pensione di cittadinanza con a carico un affitto. In generale, il 68% (oltre 645 mila nuclei) percepisce un importo mensile inferiore a 600 euro e solo l'1% (quasi 5 mila) un importo mensile superiore a 1.200 euro. All'opposto il 21% (oltre 197 mila) resta sotto i 200 euro mensili. Quanto alla cittadinanza, si conferma la prevalenza di italiani: nel 90% dei casi, infatti, la prestazione risulta erogata ad un italiano, nel 6% ad un cittadino extra-comunitario con permesso di soggiorno, nel 3% ad un cittadino europeo ed infine nell'1% a loro familiari.
E' partita intanto la cosiddetta 'fase due' del Reddito per la ricerca di un'occupazione: con le chiamate dei beneficiari da parte dei Centri dell'impiego e la sigla del Patto per il lavoro.
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