"Le operazioni tecniche necessarie
alla sospensione potrebbero comportare fasi transitorie con
possibili emissioni visibili e possibile accensione delle torce
dello stabilimento siderurgico". Lo scrive ArcelorMittal nella
lettera inviata ai ministeri dell'Ambiente e dell'Interno, a
Ispra, Regione Puglia, Comune di Taranto, Ilva in as, Arpa, al
custode giudiziario degli impianti, ai comuni dell'area a
rischio, in cui comunica il piano di "sospensione"
dell'esercizio dello stabilimento e delle centrali elettriche.
Il programma di sintesi riporta "le varie fasi della
sospensione nonché informazioni riguardanti le attività che
coinvolgeranno i principali impianti dell'area a caldo e le
utilities di stabilimento". L'azienda siderurgica afferma che
entro il "4 dicembre 2019 sarà completata la retrocessione dei
Rami d'azienda" ma precisa che "a valle della restituzione degli
impianti, ogni decisione circa la prosecuzione dell'allegato
programma, spetterà unicamente alle società concedenti".
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